Dopo la brusca correzione di rotta registrata nella seduta di giovedì, ieri a piazza Affari i titoli della galassia Ligresti hanno archiviato la seduta contrastati. Premafin ha chiuso con un rialzo del 14,82% a 0,2905 euro. Bene anche Milano ass. che è salita dell’1,17% a 0,2429 euro, mentre Fonsai ha registrato un calo del 5,86% a 0,635 euro.

A mantenere elevati volumi e interesse sui tre titoli è l’approssimarsi a una possibile definizione del merger con Unipol o, in alternativa, con il fondo Clessidra, che studiano sinergie e operazioni straordinarie e che potrebbero sostenere la stessa Fonsai nell’operazione di rafforzamento patrimoniale che dovrà sostenere a breve.

Giovedì gli investitori che si aspettavano una chiusura imminente dell’operazione hanno preferito prendere profitto in attesa che il quadro torni a essere più delineato. C’è infatti confusione in seguito alla ridda di ipotesi circolate sulla stampa in merito a nuovi soggetti interessati, in tutto o in parte, all’impero della famiglia Ligresti: Palladio, Sator con 21 Investimenti, Idea-Fimit, Apax.

Tuttavia le uniche proposte concrete arrivate all’advisor di Premafin, Banca Leonardo, e a Mediobanca, che sta seguendo il dossier avendo il compito di organizzare l’aumento di capitale da 750 milioni di Fonsai, sono quelle di Clessidra e di Unipol. Il fondo guidato da Claudio Sposito ha reso noto con un comunicato, sollecitato da Consob, di avere «inviato agli advisor di Premafin una propria manifestazione di interesse non vincolante per la partecipazione alla ricapitalizzazione della stessa Premafin e della controllata FonSai. La manifestazione di interesse», ha precisato Clessidra, «è soggetta a una serie di verifiche e condizioni». Condizioni che, secondo i bene informati, starebbe valutando con attenzione anche la compagnia guidata da Carlo Cimbri.

Il gruppo bolognese che, a differenza di Clessidra offrirebbe una soluzione industriale ai problemi di Fonsai, sembrava addirittura essere a un passo dall’accordo. Ma poi, giocando sul generico interessamento arrivato da altri soggetti, la famiglia Ligresti avrebbe cercato di alzare la posta, creando non poca irritazione al vertice di Unipol. La compagnia assicurativa bolognese ha comunicato, sempre su richiesta di Consob, che sono effettivamente in corso analisi e approfondimenti relativi al dossier Premafin-Fonsai, ma che al momento non è stata formalizzata alcuna manifestazione di interesse in proposito.

Quel che è certo, ed è questa la principale ragione che sostiene i titoli della galassia Ligresti, è che il tempo stringe per raggiungere un accordo e restituire ossigeno alla compagnia assicurativa. Il 27 gennaio è infatti in programma un cda di Fonsai, che sarà chiamato a decidere le dimensioni dell’aumento di capitale incombente. Per quel giorno i giochi dovranno essere fatti.