Bastone contro le truffe assicurative e carote agli automobilisti che accettano controlli sull’auto assicurata. Questa la fi losofi a del decreto sulle liberalizzazioni che, da un lato, vuole reprimere le frodi ai danni delle compagnie e dall’altro vuole premiare l’automobilista che accetta la perizia sull’auto (prima di stipulare la polizza) o di mettere la scatola nera sul proprio veicolo. Nel testo, invece, non c’è più la esclusione della procedura di indennizzo diretto per i danni alla persona. Nel decreto si prevede, dunque, che le tariffe saranno ridotte se l’automobilista accetta un’ispezione preventiva del veicolo o se acconsente a che l’assicurazione monti una scatola nera sul veicolo. Contro la falsifi cazione dei tagliandi assicurativi il provvedimento prescrive la dematerializzazione e la loro sostituzione con congegni elettronici o telematici, che consentano un controllo a distanza. La violazione della circolazione con mezzo non assicurato potrà essere rilevata anche con strumenti telematici. In questo caso la violazione sarà contestata, senza obbligo di immediatezza (come avviene con l’autovelox). Sempre per arginare il pericolo di frodi si aggravano le sanzioni per i periti medici, le quali scattano anche per la falsa attestazione di uno stato di invalidità conseguente ad incidente stradale (e non solo come oggi previsto per gli stati di micro-invalidità). Inoltre il provvedimento prevede una estensione del trattamento sanzionatorio anche per i periti assicurativi che accertano e stimano falsamente danni a cose e conseguenti a sinistri con obbligo di risarcimento per l’assicurazione. Innalzata la pena per la frode assicurativa: il minimo diventa un anno (era sei mesi) e il massimo diventa cinque anni (contro gli attuali quattro). Cambierà anche la procedura per ottenere il risarcimento. L’automobilista dovrà tenere a disposizione l’auto per la visita del perito (in caso di danni alle cose) per cinque giorni lavorativi consecutivi. Solo dopo l’auto può essere riparata. Entro quella data la compagnia deve mandare il perito. Se, invece, la riparazione viene fatta prima del termine, l’assicurazione pagherà i danni solo se documentati da fattura. Infi ne una precisazione: resta fermo il diritto al risarcimento anche quando l’interessato non intende procedere alla riparazione