MetLife esce dal mercato dei mutui immobiliari. Il più grosso assicuratore Usa (grazie alle disavventure di Aig) ha comunicato che taglierà la divisione da 4.300 dipendenti. La decisione non è indolore dal momento che l’operazione avrà un costo da 90 milioni di dollari. «La maggior parte dei dipendenti non sarà ricollocato», ha spiegato John Calagna, portavoce dell’assicuratore newyorkese. Per la compagnia americana si tratta di una decisione dolorosa che arriva dopo mesi di tentativi di cessione della divisione mutui. Il management aveva infatti annunciato nell’ottobre scorso nell’ambito di un più complesso piano di ristrutturazione. «Oggi come oggi è difficile vendere un business bancario, soprattutto quando si tratta di mutui che possono anche rivelarsi un investimento poco interessante», ha spiegato un analista della Portales Partners che ha emesso il giudizio hold sul titolo MetLife. «La notizia della cessione delle attività di mutui ha fatto bene al titolo», ha commentato un trader americano. E in effetti MetLife sfiorava ieri una guadagno del 4% in una seduta tutto sommato fiacca per Wall Streel. Anche se, come hanno fatto notare diversi analisti, il titolo ha lasciato sul terreno il 30% nel 2011. Ma con l’anno nuovo è arrivato il recupero, segno che il mercato sta apprezzando lo sforzo di ristrutturazione fatto dal management. Ristrutturazione che però non farà che alzare il conto dei licenziamenti nel settore finanziario, che lo scorso anno ha visto 200.000 esuberi a livello globale.