Dopo giorni di acquisti sostenuti, a Piazza Affari FonSai e Premafin hanno archiviato la seduta ieri con cali rispettivamente del 14,78% e del 20,94%. A raffreddare la verve registrata nella prima parte della settimana sono state due note emesse in serata da FonSai e da Premafin, su sollecitazione di Consob.

FonSai, in particolar modo, ha dichiarato di «non aver ricevuto allo stato attuale nè contatti nè alcuna manifestazione di interesse in merito a un’ipotizzata operazione straordinaria di fusione di cui ha parlato la stampa».

Il riferimento è soprattutto al possibile merger con Unipol, di cui hanno riferito gli organi di stampa negli ultimi giorni. A tirare le redini dell’operazione, che se confermata dovrebbe chiudersi in tempi stretti, potrebbe essere Mediobanca, che vanta consistenti crediti nei confronti di entrambe le compagnie.

Secondo MF, i vertici di Unipol, spazientiti dalla melina dei Ligresti, avrebbero deciso di puntare i piedi, facendo capire di essere disposti a lasciare il tavolo del negoziato se questo non verrà concluso nel giro di pochi giorni. A rimettere in gioco una partita che sembrava chiusa, ci sarebbe stato anche il ritorno in campo della Palladio Finanzaria. Di fronte allo stallo che si sarebbe venuto a creare, l’a.d. Cimbri avrebbe deciso di allontanarsi dal tavolo delle trattative per qualche giorno, lasciando comunque ai suoi piu’ stretti collaboratori il compito di dialogare con Mediobanca.

Dando poco credito alla risposta fornita dai Ligresti a Consob, anche un quotidiano romano ha descritto come in dirittura d’arrivo l’alleanza tra Unipol Ass. e FonSai, attraverso Premafin, sull base di un progetto che prevederebbe la fusione tra le due compagnie da realizzare però, almeno tra un anno. A questo proposito, il quotidiano romano ha aggiunto che potrebbe tenersi una riunione in Mediobanca, alla presenza dei rappresentanti Unipol e di Premafin. Il piano avrebbe ricevuto mercoledì un’accelerazione. L’a.d. di FonSai Emanuele Erbetta e l’avvocato Giuseppe Lombardi per conto di Premafin, secondo quanto indicato dal quotidiano romano avrebbe avuto alcuni colloqui importanti a Roma con le Autorità. Con l’Isvap, l’istituto di vigilanza delle Assicurazioni che segue da vicino FonSai i cui indici di solvibilità attuale sono al 90% e per questo ha varato una ricapitalizzazione da 600 a 750 milioni.

L’Isvap avrebbe espresso gradimento per una combinazione con Unipol perchè di natura industriale purchè rispetti certi paletti. Come la possibile cessione di Unipol banca che sarebbe stata proposta a Unicredit.

Un passaggio sarebbe stato fatto anche in Consob che avrebbe sollecitato di mettere al corrente il mercato al più presto in modo da evitate i fuochi d’artificio in Borsa: ieri FonSai ha smentito di aver ricevuto manifestazioni di interesse che invece riguardano Premafin.

Indiscrezioni di stampa spiegano infine che potrebbe entrare nella partita anche Idea Fimit, l’sgr nata dalla fusione delle società immobiliari di Massimo Caputi e della famiglia De Agostini. Obiettivo: rilevare un numero consistente di immobili dai Ligresti, dando vita a un veicolo di real estate con il 50% delle quote che resterebbero tra le mani degli attuali proprietari di FonSai. Le partecipazioni restanti garantirebbero ai Ligresti una salutare iniezione di liquidità.