Torna la speculazione in casa Impregilo con il riassetto della controllata Igli che, dopo la pausa natalizia, entra nel vivo ed ha per protagonista il gruppo Salini. Che la società romana abbia nel mirino il general contractor milanese non è una novità. Sta di fatto che, pur informalmente, Pietro Salini è tornato a fare pressione sui soci Gavio e Benetton. Perchè se è vero che il gruppo romano non ha ancora preso una decisione sull’Opa o l’eventuale Ops su Impregilo, punta a tutti i costi «a perseguire un accordo di carattere industriale con la società». Tradotto: o Gavio e Benetton aprono le porte al nuovo socio, o scatterà l’offerta. D’altra parte Salini non sta certo ad aspettare e secondo indiscrezioni starebbe rastrellando azioni una dopo l’altra per arrivare al 30% (ora è ufficialmente al 15%). «L’Opa è certamente una delle alternative. Un’opzione che si può affrontare finanziariamente», ha detto ieri una fonte aggiungendo però che la «via maestra è la condivisione del progetto con gli azionisti». Salini cerca un accordo con i Gavio e i Benetton (soci di riferimento tramite Igli, che detiene poco meno del 30%) o il supporto degli azionisti al suo piano all’assemblea di questa primavera. Peccato che al momento Gavio e Benetton non siano molto disponibili e stiano cercando di creare un asse a due. Si terrà infatti entro questa settimana l’incontro tra Beniamino Gavio e Gilberto Benetton per fare il punto sul futuro di Igli e Impregilo. Ma non solo: sul tavolo di discussione potrebbe finire l’idea di uno scambio di partecipazioni nel settore autostradale. Gavio è interessato ad asset in Italia, in primo luogo l’autostrada Torino-Savona, che fa capo ad Atlantia, con cui completerebbe la sua forte presenza nel Nord-Ovest. Da parte sua potrebbe proporre la cessione della quota nella cilena Autopista do Pacifico, al momento controllata alla pari, attraverso Sias. Circa una possibile Opa di Salini «siamo ancora in attesa di vedere il piano di Salini e, vedremo se Salini ha la forza finanziaria e, nel caso l’abbia, che consenso raccoglierebbe tra gli azionisti» commenta una fonte vicina agli azionisti Igli che dimostrano di non aprire volentieri le porte al nuovo socio. Tornando all’incontro al vertice tra Benetton e Gavio, Bruno Binasco, ad della holding del gruppo Gavio Argo Finanziaria, si è limitato a commentare che «proseguono gli incontri tra le due società, Autostrade per l’Italia e rappresentanti del nostro gruppo: ci sono stati e proseguono, fa parte dei nostri normali rapporti tra soci». Proprio ieri lo stesso Binasco e l’ad di Atlantia Giovanni Castellucci si sono intrattenuti a colloquio, in occasione di un convegno romano. Quanto ad Atlantia, ha tempo fino al 2 marzo per decidere se esercitare la prelazione sulla metà del 33% di Igli per la quale Fondiaria-Sai ha accettato l’offerta di 3,65 euro per azione di Gavio. La suddivisione iniziale vedeva con quote paritarie del 33% di Igli – veicolo che detiene poco meno del 30% di Impregilo – Argo, Atlantia e Fonsai. Gilberto Benetton ha spiegato nei giorni scorsi che per la decisione sul diritto di prelazione occorre prima «vedere i piani di Gavio». Insomma, Salini non è contemplato ma pende sui soci come una spada di Damocle. Con il favore del mercato che specula sul titolo ieri alla sua dodicesima seduta positiva consecutiva.