L’aumento di capitale di Fondiaria Sai sarà all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione del 27 gennaio: i tempi sono quindi confermati, come ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo, Emanuele Erbetta, al termine del board di ieri, che ha visto riunirsi anche i vertici di Premafin e di Milano assicurazioni. Le tre società della galassia Ligresti hanno dato il via libera alle rispettive due diligence da parte di Unipol, dopo la lettera d’intenti siglata la scorsa settimana tra la famiglia Ligresti e la compagnia assicurativa bolognese. I processi di due diligence dovrebbero partire in tempi strettissimi.

Fondiaria-Sai chiederà invece all’Isvap una proroga dei termini per mettere a punto i dettagli della ristrutturazione, dal 23 gennaio originariamente previsto, anche alla luce della nuova intesa con Unipol: «Abbiamo informato il cda», ha detto ancora Erbetta, «che chiederemo una proroga all’Isvap al giorno successivo al cda del 27, in modo da poter dare informativa al consiglio stesso». «Tutto a posto, tutto tranquillo» si è invece limitato a dire il direttore generale di Fonsai, Piergiorgio Peluso, al termine del cda.

Con la firma della lettera d’intenti tra Unipol e i Ligresti, la settimana scorsa, è stato compiuto il primo passo dell’operazione. Unipol acquisirà il controllo di Premafin rilevandone il 51% dalla famiglia Ligresti per poi lanciare un’opa totalitaria sulla cassaforte che controlla FonSai. Poi la società guidata da Carlo Cimbri promuoverà una ricapitalizzazione per dotare Premafin dei mezzi necessari a sottoscrivere l’aumento di capitale da 750 mln di FonSai per la propria quota del 35%. Anche Unipol rafforzerà il patrimonio e il passaggio finale sarà la fusione tra Premafin, FonSai, Milano ass. e Unipol ass. Per mettere le mani sul 51% di Premafin la compagnia bolognese ha offerto 76,9 mln (0,36 euro per azione) a cui si aggiungeranno 14 mln per un patto di non concorrenza quinquennale con i Ligresti. L’acquisto del pacchetto di controllo di Premafin farà scattare l’obbligo di opa anche sulle minoranze. L’esborso per Unipol potrebbe salire a un massimo di 154 mln.

A piazza Affari Milano ass. ha chiuso a +2,26% a 0,2488 euro. Poco sopra la parità Premafin, +0,3% a 0,339 euro. Giù invece FonSai, -5,22% a 0,645 euro e Unipol, -5,15%.