Adusbef e Federconsumatori chiedono le dimissioni immediate del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, che, in merito alla vicenda FonSai, “prendendo ordini da Mediobanca, dimostra la più totale sudditanza agli interessi dei banchieri a danno dei diritti dei risparmiatori”.
“Il presidente ed i membri della commissione”, si legge in una nota, “non possono esercitare, a pena di decadenza dall’ufficio, alcuna attività professionale, neppure di consulenza, ne’ essere amministratori, ovvero soci a responsabilità illimitata, di società commerciali, sindaci, revisori o dipendenti di imprese commerciali o di enti pubblici o privati, né ricoprire altri uffici pubblici di qualsiasi natura, ne’ essere imprenditori commerciali, recita l’art. 5 della legge 216/74 istitutiva della Consob”.

   “La Consob”, prosegue la nota, “ha sempre caratterizzato la sua azione a tutela di alcuni gruppi economico-finanziari,  senza mai prevenire il fenomeno del cosiddetto risparmio tradito, spesso tramando nell’ombra con incontri riservati per concertare  decisioni che producevano danni ai piccoli azionisti e risparmiatori, mai però l’azione della commissione è arrivata ad  un punto di manifesta sfida alle regole di equidistanza ed imparzialità come quella esercitata dal presidente pro-tempore  Giuseppe Vegas, che invece di essere arbitro del mercato, ha assunto il ruolo di fiancheggiatore di banche, banchieri ed

 assicuratori, in aperta violazione del diritto e dei diritti dei piccoli azionisti”.

 “Già in passato Vegas”, attaccano ancora Federconsumatori e Adusbef, “ha concertato con banche, Abi ed altri  soggetti vigilati, le migliori strategie per ledere i diritti acquisiti e le tutele minimali dei risparmiatori, addirittura  proponendo di abrogare il prospetto informativo sulle obbligazioni bancarie, inventando addirittura i cosiddetti ‘bond da banco’ per far piazzare agli sportelli prodotti bancari tossici o semi tossici, che nessun risparmiatore intende liberamente  comperare, allettando così i migliori consigli per gli acquisti”.

“‘Non mi risulta che ci sia stato un intervento del collegio sulla vicenda Unipol-Fonsai’, afferma il commissario Consob Michele Pezzinga su un quotidiano. ‘Il quesito ad oggi non è ancora pervenuto e a quel che mi risulta neanche gli uffici hanno poteri o mandati per studiare soluzioni alternative all’operazione in mancanza di una richiesta specifica'”, aggiunge ancora la nota, sottolineando che “Vegas, almeno in un’occasione (ma c’è chi dice in più di una), venerdì scorso, ha incontrato Alberto Nagel, numero uno di Mediobanca e i vertici delle società interessate per fornire indicazioni su come strutturare l’operazione. Indicazioni che sono state recepite e che sono poi sfociate in uno slittamento dell’agenda dei lavori e quindi in un cambiamento della struttura dell’intervento di Unipol in Premafin. ‘Se c’è stato un intervento, come riferiscono i giornali’, aggiunge Pezzinga, ‘è stato per iniziativa esclusiva del presidente e mi pare un’iniziativa del tutto irrituale e non so quanto legittima in una fase in cui eravamo in attesa del quesito. Non mi pare opportuno, e non so quanto giovi all’immagine della Consob, indossare i panni che normalmente vestono i consulenti di gruppi privati suggerendo una riformulazione dell’operazione che al momento nessuno sa se possa incontrare il via libera del collegio”.
“Senza voler entrare nel merito dell’operazione Unipol-FonSai”, conclude la nota, “poiché Vegas avrebbe preso iniziative non consone al ruolo di presidente imparziale della Consob, Adusbef e Federconsumatori, che si riservano ulteriori azioni giudiziarie, chiedono le immediate dimissioni di un arbitro che invece di regolare il mercato, gioca una partita sporca e truccata prestando la sua consulenza ad un attore importante portatore di interessi confliggenti con i diritti dei piccoli azionisti come Mediobanca, per offrire le migliori soluzioni di raggirare i diritti dei risparmiatori, spesso truffati con il concorso del controllore Consob”.

Fonte: MF Dow Jones