Assicurazioni Generali rivede le strategie di sviluppo: punta dritta sui mercati emergenti, Cina e India (guardando anche al Brasile), ma si prepara a uscire da Israele. Secondo quanto riportato nel weekend dal quotidiano economico locale Calcalist, la compagnia assicurativa starebbe, infatti, trattando la cessione della divisione israeliana Migdal Insurance, della quale il Leone detiene attualmente circa il 70% del capitale.
Secondo la stampa locale, i dirigenti del Leone si sarebbero incontrati con potenziali investitori esteri e israeliani, nella volontà di chiudere la cessione entro l’anno. Trieste ha opposto un «no comment» alle indiscrezioni, ma la stessa Migdal ha comunicato alla Borsa di Tel Aviv che Generali ha ricevuto offerte per la propria quota, senza però fornire ulteriori informazioni.
In Borsa, intanto, Migdal ha chiuso ieri in rialzo del 3,07%, a 587,5 shekel israeliani, dopo il quasi +6% di venerdì 13 gennaio e il +2,14% del giorno precedente. Per Generali, quella in Migdal – prima compagnia israeliana con una quota di mercato superiore al 31% sia nel Vita che nei rami Danni (dati 2010) – rappresenta un partecipazione storica. L’ingresso nella società risale, infatti, addirittura agli anni ’30. Ma la crisi internazionale ha oltrepassato i confini europei ed è arrivata anche in Israele. Il gruppo guidato da Yonel Coehn e presieduto da Ahron Foge ha registrato, nel terzo trimestre 2011, perdite per 1,5 milioni di dollari.
Non bastasse, anche Generali è rimasta ora coinvolta nella tragedia della Costa Concordia. La nave da crociera, che nel 2004, a commessa avvenuta, aveva un valore vicino ai 450 milioni di euro, è assicurata da un pool di compagnie, tra le quali Generali. Un portavoce del Leone ha dichiarato che «coprire questo tipo di rischi fa parte della nostra attività. Al contempo una prudente politica di riassicurazione limiterà l’impatto netto dello specifico sinistro a un livello molto marginale». In Borsa, dopo un’apertura in calo, Generali ha chiuso a 12,13 euro, in rialzo dello 0,66 per cento.