Aia Group (American International Assurance), terzo gruppo assicurativo dell’Asia e partecipato per un terzo del capitale da Aig (American International Group il colosso Usa per il cui salvataggio Washington ha investito oltre 180 miliardi di dollari), secondo fonti citate ieri da Reuters, si preparerebbe a lanciare un’offerta per le operazioni nel continente dell’olandese Ing Groep, asset valutati intorno a sei miliardi di dollari. Ma la mossa di Aia potrebbe dare il via a una vera e propria asta. Aia, che era il gioiello internazionale di Aig, avrebbe invitato quattro banche a farsi avanti per il ruolo di advisor nella delicata operazione, che conferma l’appeal del business nel ramo vita nell’Asia-Pacific, regione in cui Swiss Re stima una crescita dei premi del 4,4% nel 2012, con un tasso quasi doppio rispetto alle economie più avanzate.
Gli asset di Ing verosimilmente interessano anche gruppi americani ed europei, oltre a quelli giapponesi che, non difformente da quanto registrato in Occidente, si confrontano con un mercato sempre più stagnante. Il processo è solo nella fase preliminare e tutti i giocatori in campo stanno valutando quale mossa fare. Alcuni pretendenti sono frenati dalla crisi dei debiti sovrani nell’Eurozona. Per altri, invece, la strada più ovvia è quella di un’offerta in cordata, visto che il business asiatico è di Ing è ancora fortemente inclinato verso Giappone e Corea del Sud. Offerte in pool permetterebbero ai partecipanti di ottenere solo gli asset complementari ai loro business esistenti.