di Sergio Luciano  

 

Nel nascente decretone sulle liberalizzazioni, all’articolo 1 bis, sarebbe bello leggere una norma molto precisa. Anzi, diciamolo subito: troppo precisa per essere verosimile, ma si sa: in Italia, di leggi «ad personam» o «ad aziendam» se ne sono viste tante. La norma dovrebbe suonare così: «Nel termine perentorio di 180 giorni dall’eventuale positiva conclusione del processo di concentrazione societaria tra i gruppi assicurativi Unipol e Fonsai, il gruppo Mediobanca e il gruppo Unicredit (che in esso esercita un influenza rilevante) sono tenuti a dismettere le quote azionarie detenute nelle relative società e a girare a soggetti terzi i crediti in essere verso le medesime aziende».

Questo perché Mediobanca controlla già le Assicurazioni Generali e, se tra partecipazioni e, soprattutto, crediti, continuasse a controllare non solo Fonsai, che già controllava tramite la gracile (s’è visto) proprietà dei Ligresti, l’oligopolio assicurativo, da sempre uno dei più deleteri per il nostro mercato, diventerebbe conclamatamente duopolio: Mediobanca da una parte, Allianz dall’altra.

Con pochi, trascurabili comparse-satelliti.

Sarebbe bello. Se è vero che quando Unicredit ha acquisito il 7,5% del capitale Premafin, le autorità di controllo hanno imposto che i consiglieri designati dall’istituto di credito nella holding finanziaria dei Ligresti non fossero individuati tra gli amministratori di Unicredit, figurarsi nella situazione che si verrà a creare che controllo «di fatto» ci sarà: 1,4 miliardi di crediti subordinati verso la nuova conglomerata, partecipazioni varie e certamente accresciute, se non altro per le rivenienze dai consorzi di garanzia sui tre, complessi, aumenti di capitale (Premafin, Unipol e Fonsai) all’orizzonte… Un «padrinato» a tutti gli effetti.

Sarebbe bello, un articolo di legge che lo impedisse. Ma verosimilmente non lo leggeremo mai… E ci delizieranno di cavilli sulle quotine di mercato della Rc Auto che il futuro gruppone dovrà dismettere. Quando poi a monte, nella designazione del vertice delle due aziende Unifonsai e Generali, sarà determinante (sia pur con diversi gradi) il peso di uno stesso soggetto!