di Stefano Manzelli 

Non esistono ancora strumenti che permettono di attivare il controllo automatico della mancata copertura assicurativa dei veicoli. Occorre infatti fermare il trasgressore oppure verificare la regolarità di chi incorre in un autovelox o in un accesso abusivo a un zona a traffico limitato. Lo ha chiarito il ministero dei trasporti con il parere n. 6117/2015. La questione dei controlli rc auto è divenuta ancora più attuale con l’avvenuta dematerializzazione dei contrassegni che dal 19 ottobre scorso non devono più obbligatoriamente essere esposti sul parabrezza dei veicoli. Ma complice il mancato allineamento in tempo reale della banca dati ministeriale e la mancata omologazione di dispositivi di controllo automatico l’attività di contrasto di questa importante violazione è diventata ancor più complessa. A parere del ministero dei trasporti infatti attualmente l’unico controllo semi automatico possibile consiste nello sfruttare le violazioni per eccesso di velocità e altri verbali già accertati, in riferimento a quanto previsto dall’art. 193/4° del codice della strada. In pratica se uno incorre in una multa automatica e non ha l’assicurazione rischia la doppia multa. Anche nel caso di infrazione per eccesso di velocità però non sarà possibile notificare l’eventuale mancata revisione, conclude il parere centrale. Manca infatti una norma che permetta questo tipo di accertamento in assenza di un controllo personale dell’operatore.