di Anna Messia

Margini a rischio discesa del ramo Danni, in particolare per l’Rc Auto. E poi tassi d’interesse ai minimi, che obbligano le imprese a cercare nuove strade per tenere alti i rendimenti, a cui si aggiunge la concorrenza inaspettata di nuovi operatori, come i colossi del web Google e Amazon, che hanno deciso di lanciarsi nel mondo delle polizze.

Sono queste le sfide che si presentano davanti alle compagnie di assicurazione per i prossimi mesi, emerse durante l’edizione 2014 degli Insurance & Previdenza Awards di MF-Milano Finanza tenutisi a Milano mercoledì 16 aprile. L’edizione di quest’anno, oltre a premiare le migliori compagnie del mercato italiano, ha esteso i riconoscimenti anche ai gestori dei fondi pensione, unit link e gestioni separate. Per le compagnie il 2013 si è chiuso con numeri molto positivi, grazie al buon andamento delle Borse, della raccolta Vita e della migliorata redditività del Rc Auto, con il calo dei sinistri. Un trend in crescita che, per quanto riguarda la distribuzione di polizze Vita, sembra proseguire anche in questi primi mesi del 2014, ma nel settore auto l’aumentata concorrenza sta facendo scendere i prezzi provocando una riduzione dei margini e le imprese, per difendersi, sono chiamate a migliorare l’efficienza.

 

Sullo sfondo restano poi ancora aperti i temi del welfare e della necessità di dare vita a una collaborazione tra pubblico e privato per risolvere la storica carenza di assicurazione in Italia, non solo nella previdenza ma anche nella sanità, o ancora per dare coperture agli italiani in caso di terremoti o alluvioni, vista la carenza di fondi statali.

Un tema emerso già nella scorsa edizione 2013 degli Insurance & Previdenza Awards, ma che è tornato d’attualità quest’anno, con l’industria assicurativa che ha lanciato una nuova proposta di cooperazione al governo di Matteo Renzi. «C’è bisogno della collaborazione tra pubblico e privato per affrontare la carenza assicurativa in Italia», ha affermato l’amministratore delegato diUnipol gruppo finanziario e UnipolSai assicurazioni, Carlo Cimbri, premiato come assicuratore dell’anno, nell’ambito dei premi Insurance & Previdenza Elite, assegnati in collaborazione con Assinews: «Un problema storico dell’Italia, in parte anche per colpa del settore, ma ora c’è bisogno di lavorare nella stessa direzione, nell’interesse comune».

Del resto le compagnie non si sono tirate indietro neppure quando il governo, a più riprese, per far quadrare i conti ha aumentato la stretta fiscale su banche e assicurazioni. L’ultima è di qualche giorno fa, sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia. «È successo più volte che i governi guardino a noi quando hanno bisogno velocemente di reperire risorse», ha aggiunto Cimbri. «Fino a oggi il settore, in qualche modo, ha potuto far fronte all’aggravio grazie al periodo positivo vissuto dall’industria.

Ma ora i margini calanti richiederebbero per esempio un intervento di riforma serio nel Rc Auto, a partire dalla disciplina delle macrolesioni, che aspetta da anni una riforma per dare certezza all’industria. E poi c’è appunto il nodo della sanità, del welfare e ancora degli eventi catastrofali». Per quanto riguarda più in particolare progetti di espansione all’estero del suo gruppo, Cimbri ha ricordato che, con l’operazione FondiariaSai, è diventato il primo assicuratore Danni in Italia e anche se «ora bisognerà digerire l’integrazione, l’intero portafoglio della compagnia è concentrato in Italia e in futuro bisognerà inevitabilmente aumentare la diversificazione in altri Paesi».

 

Unipol non è però il solo gruppo assicurativo italiano a dover affrontare una maxi-integrazione societaria. L’anno scorso è nata anche Generali Italia, dalla fusione delle attività italiane del gruppo, che ha dato origine alla prima compagnia del mercato con l’accorpamento di dieci brand in sole tre compagnie (Generali Italia, Alleanza e Genertel). «Un’integrazione che procede bene e molto velocemente con l’impegno di tutti», ha affermato Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali Italia, premiato proprio per la migliore riorganizzazione strategica: «Siamo partiti a metà dell’anno scorso e completeremo le operazioni a metà del 2015. Per quanto riguarda il ramo Vita la raccolta continua ad andare bene, ma la sfida arriva ora dai bassi tassi d’interesse. Mente nel Danni la competizione sta facendo calare ancora i prezzi». Generali Italia sta poi lavorando intensamente sulla rete capillare dei 2.600 agenti «per rendere il loro lavoro più digitalizzato», ha concluso Donnet. Una sfida, quella del digitale, che pervade inevitabilmente tutto il settore e che Allianz Italia è stata una delle prime società a raccogliere. «Sono tornato dopo otto anni in Allianz Italia (era già stato a Milano come direttore operativo di Allianz, ndr) e ho ritrovato una compagnia innovativa che rappresenta un esempio per tutto il gruppo», ha dichiarato Klaus Peter Roehler, ad di Allianz Italia (che a gennaio ha preso il posto di George Sartorel), premiato proprio come assicuratore con maggior focus sul digitale, «le nostre agenzie sono leggere e agili e il digitale ha reso i clienti più vicini alle compagnie».

 

Anche Intesa Sanpaolo Assicura, premiata per il maggior Focus sull’innovazione tecnologica e di servizio, sta puntando su nuovi strumenti abbinati alle polizze. «Siamo partiti tra gli ultimi e dobbiamo correre più veloci», ha detto l’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Scarfò, aggiungendo che Intesa Sanpaolo Vita sta registrando un «andamento eccellente, addirittura migliore del 2014». Segnali positivi che sembrano diffondersi non solo nel mercato assicurativo, ma anche più in generale sull’intero Paese. «Sono stato recentemente a Parigi e tutti gli investitori hanno detto che quest’anno l’Italia farà faville» ha dichiarato il presidente del gruppo Mediolanum, Ennio Doris, premiato per la miglior cura professionale della rete. «L’anno scorso, quando si dicevano sicuri del default, hanno completamente sbagliato le previsioni, spero che questa volta invece abbiano ragione», ha detto Doris con una battuta, ricordando invece che, per quanto riguarda gli investimenti sulla rete, Mediolanum è stata premiata per la sua corporate university, piazzandosi seconda in una competizione internazionale tra 56 Paesi (al primo posto c’era il ministero della Difesa americano).

 

Nel corso della chiarity dinner, i cui proventi sono stati devoluti a favore del Centro Cardiologico Monzino, è stata poi premiata, tra le altre, anche Cattolica Assicurazioni per la migliore operazione di m&a, con l’acquisizione di Fata dalle Generali. Una compagnia specializzata nel settore agricolo che «siamo contenti di aver acquisito perché coerente con il business di Cattolica, storicamente vicina alle imprese del settore», ha dichiarato Carlo Barbera, presidente e amministratore delegato di Abc Assicura e amministratore delegato di Bcc Vita. Sono stati riconosciuti anche premi MF Innovazione, assegnati in collaborazione con Accenture: «Le compagnie si stanno sempre più attrezzando per creare prodotti su misura per i clienti sia in termini di servizi sia di prezzo», ha detto Daniele Presutti, managing directory responsabile Insurance Italia e mercati emergenti di Accenture, «e in questo campo devono prepararsi alla sfida che sta arrivando da operatori del mondo Internet, come Google o Amazon». (riproduzione riservata)