Deloitte stima che nel 2010 il mercato del medical tourism abbia mosso 100 miliardi di dollari nel mondo. Tra il 2010 e il 2012 negli Usa oltre 6 milioni di cittadini sono andati all’estero per sottoporsi a interventi medici, rispetto ai 750 mila di 5 anni prima. In Italia nel 2009 sono stati di 70 mila gli italiani curati all’estero contro i 60 mila stranieri venuti nelle nostre strutture (Dati Associazione italiana educazione sanitaria-Bocconi)

Italiani alle prese con il «lusso» sanità. Quasi il 7% della popolazione spende 16 euro per la propria salute. È quanto emerge dal primo Rapporto sulla povertà sanitaria e sulla donazione dei farmaci in Italia della Fondazione banco farmaceutico (Fbf), che ha utilizzato informazioni provenienti dalla «Giornata di raccolta del farmaco» annuale (Grf), dalle donazioni delle aziende farmaceutiche e dai sistemi di monitoraggio degli oltre 1.500 enti caritativi che fanno parte della rete servita dal Banco. Un dato che conferma una ricerca di Rbm Salute-Censis, promossa in collaborazione con Munich Re che spiegava come 9 milioni di italiani nel 2012 ha dovuto rinunciare a curarsi per ragioni economiche. Ben 2,4 milioni anziani, 5 milioni vivono in coppia con figli, 4 milioni risiedono nel Mezzogiorno. Contemporaneamente è cresciuta la spesa presso strutture sanitarie private a +2,3% negli anni 2008-2010. Il 77% degli italiani che paga di tasca propria ricorrendo al privato lo fa a causa della lunghezza delle liste d’attesIl motore di ricerca degli ospedali. Un sito con tutte le informazioni sugli ospedali italiani che darà la possibilità agli utenti di lasciare un commento sulla qualità della struttura: www.dovesalute.gov.it al momento con i dati di 65 centri scientifici italiani, nel prossimo anno prevede l’inserimento delle informazioni relative a tutti gli ospedali, ambulatori, farmacie, centri di riabilitazione, guardia medica, consultori oltre che per censire le strutture anche per far emergere eccellenze e posti da incubo. La facilità d’uso dovrebbe fare il resto: basta inserire la patologia o la specialità e indicare il codice di avviamento postale (cap) di residenza o il nome della struttura dove pensano di curarsi. Ne usciranno schede e foto, informazioni sanitarie, numeri utili e servizi extra come parcheggio, tv, orari di visita. All’inizio le opinioni degli utenti saranno solo in forma di «mi piace», mentre per i commenti negativi bisognerà aspettare. Ci saranno però sondaggi e punti qualità sui servizi collegati e di comfort come gentilezza personale, pasti, la pulizia.