Il governo dell’Etiopia ha intenzione di introdurre un’assicurazione sul raccolto basata sugli indici climatici, con l’obiettivo di salvare i piccoli agricoltori dai danni causati dall’imprevedibilità meteorologica sui loro raccolti.

Esperti provenienti da importanti istituzioni governative, dal settore privato, e rappresentanti di molti stati regionali si sono incontrati la scorsa settimana nella città Adama, regione di Oromia, per discutere sulla creazione della prima assicurazione sul raccolto basata sugli indici climatici del paese.

Durante il meeting, Yewondwossen Eteffa, amministratore delegato dell’Ethiopian Insurance Corporation (EIC) ha sottolineato la necessità di rafforzare e diversificare i servizi assicurativi per rafforzare il settore finanziario dell’Etiopia.

Eteffa ha anche sottolineato il lavoro che è stato svolto finora per giungere all’attuazione di una copertura innovativa e aggiornata che sia adatta all’attuale contesto assicurativo etiope, inclusa la collaborazione con la Public Financial Enterprises Agency (PFEA) per stabilire i ruoli delle responsabilità delle parti coinvolte.

Durante l’incontro, che segue molti altri organizzati con l’obiettivo di aumentare la conoscenza del servizio a livello dei principali attori del mercato assicurativo, è stato discusso su come portare l’assicurazione sul raccolto un passo più vicino alla sua attuazione.

Quando entrerà in funzione questo nuovo prodotto assicurativo, permetterà ai piccoli agricoltori di assicurare i propri finanziamenti ed investimenti, effettuati per acquistare e utilizzare i fattori di produzione. Il servizio assicurativo dovrebbe essere utilizzato da più di 200.000 agricoltori durante la fase iniziale ed estendersi a milioni di piccoli agricoltori nei seguenti periodi strategici.

Secondo il report globale del 2015, “Scaling up index insurance for smallholder farmers: Recent evidence and insights”, pubblicato dal Consultative Group for International Agricultural Research (CGIAR), il progetto Pilot Index-Based Livestock Insurance (IBLI) in Kenya ed Etiopia consiste in approcci innovativi per assicurare i poveri pastori nomadi contro circostanze climatiche avverse.

L’incontro della scorsa settimana è stato organizzato dalla Public Financial Enterprise Agency (PFEA), dall’Agricultural Transformation Agency (ATA), dall’Ethiopian Insurance Corporation (EIC), dalla National Meteorology Agency (NMA) e da Kifiya Financial Technology PLC (KTF), che è nota per aver lanciato un servizio di raccolta digitale di bollette, tramite il suo canale Lehulu, durante un partenariato pubblico privato con le istituzioni governative avvenuto ad Addis Ababa.

“Kifiya sta cercando di aiutare le compagnie assicurative a sviluppare un prodotto di micro assicurazione basato sui clienti, che possa essere attuato in modo graduale, con un basso costo, e che fornisca una piattaforma tecnologica moderna ed innovativa,” ha affermato Megerssa Miressa, direttrice del Microinsurance Program della KTF.

Mentre il paese si appresta ad introdurre il suo primo servizio di assicurazione sul raccolto basata su indici climatici, come principale fornitore di prodotti assicurativi verrà ingaggiata l’Ethiopian Insurance Corporation. La Public Financial Enterprise Agency e l’Agricultural Transformation Agency, invece, lavoreranno insieme per preparare il contesto all’attuazione.

Kifiya Financial Technology PLC, la società di informatica che è stata assunta per offrire opzioni finanziarie agricole personalizzate e soluzioni di micro finanza, metterà a disposizione una piattaforma micro assicurativa basata su dati aggiornati relativi al clima che verranno forniti dalla National Meteorology Agency.

L’Università di Tewnte, Paesi Bassi, partner operativo di Kifiya, si sta occupando della ricerca e dello sviluppo del primo modello di rischio, oltre che di una piattaforma di servizi finanziari digitali che possa permettere un accesso digitale e una distribuzione del prodotto ai piccoli agricoltori designati. Micro Save opera come partner di consulenza di KTF.

Il report del Consultative Group for International Agricultural Research di gennaio 2015 mostra che per raggiungere i quasi 200.000 agricoltori dell’Africa orientale (Kenya, Rwanda e Tanzania), l’Agricultural and Climate Risk Enterprise (ACRE) di recente ha incrementato in modo graduale le prestazioni del suo sistema, accorpando l’assicurazione sul raccolto al credito agrario e ai fattori di produzione agricoli.

“In Etiopia e in Senegal, la R4 Rural Resilience Initiative ha esteso l’assicurazione sul raccolto (non sovvenzionata dal governo) a più di 20.000 piccoli agricoltori che si trovavano in condizioni di povertà e che prima erano considerabili non assicurabili, rendendo questo tipo di copertura parte integrante di un ampio portafoglio di risk management,” ha affermato il report, aggiungendo che finora in India i programmi assicurativi che consistono in una protezione, sulla base degli indici climatici, del raccolto hanno raggiunto più di 30 milioni di agricoltori.

Fonte: New Business Ethiopia