Pubblichiamo di seguito il testo della lettera che è stata spedita dal presidente del gruppo agenti Toro Roberto Salvi ai Presidenti dei Gruppi Agenti a seguito del Comitato SNA del Gruppo Agenti che si è svolto lo scorso lunedì.

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Cari Presidenti,
innanzitutto ringrazio coloro che hanno aderito al documento inoltrato dal sottoscritto in data 19 febbraio u.s. a margine della riunione di Roma del 16 febbraio scorso sul nostro Fondo Pensione. Fra tutti – e senza far torto agli altri – voglio citare Enzo Sivori, Presidente del Gruppo UnipolSai poiché ha dimostrato grande apertura al dialogo e correttezza istituzionale essendo il sottoscritto “targato SNA” ed avendo lo SNA purtroppo assunto atteggiamenti, a dir poco, molto discutibili nei confronti di detto Gruppo.

L’altro ieri, a proposito, si è svolto il Comitato SNA dei Gruppi Agenti che ha anche visto la partecipazione del Presidente SNA Claudio Demozzi, il quale si è dichiarato molto impegnato e fiducioso (anche perché lui è un super partes non avendo aderito al Fondo Pensione Agenti) sul salvataggio di Fonage. Le leve diplomatiche che sta muovendo porteranno secondo lui ad un ottimo risultato e non c’è bisogno di fare o rifare i conti del disavanzo prospettico.

Il problema è squisitamente politico, secondo Demozzi, e ci penseranno lui e lo SNA. Ringrazia ma non gli serve né la perizia di Crenca né di chiunque altro perché se la vede lui utilizzando le leve politiche e diplomatiche. In sostanza, dopo un anno di fallimenti nella trattativa, con la Covip che qualche giorno fa ha convocato il cda di Fonage per evitare il commissariamento, il Presidente SNA si dichiara ora moderatamente ottimista ed è in questo supportato solo da qualche cortigiano.

Demozzi si è evidentemente dimenticato di quanto lui stesso ha dichiarato al “Sole 24 Ore” il 14 febbraio scorso: “I calcoli attuariali andranno rivisti, come andranno ridiscussi i parametri e le ipotesi adottate per la stesura del bilancio prospettico“.

Veramente ridicolo: questo toglie credibilità a tutta l’attività dello SNA e gratifica la nostra quale attività seria, trasversale, concreta e che ha l’indubbio merito di aver “mosso le acque “e fatto emergere i dubbi che molti avevano. A questo punto, non possiamo combattere la battaglia per trovare le migliori e più eque soluzioni per il salvataggio di Fonage poiché SNA ha dichiarato, appunto, che è affar suo e basta, in quanto soggetto istitutivo del fondo stesso.
Il Re è nudo.
Abbiamo già tolto troppa luce con la nostra importante ed efficace iniziativa che, almeno per il momento, ed anche per accontentare i benpensanti, è giusto dare spazio alla corsa solitaria di Demozzi attendendo l’esito della stessa. Personalmente, temo fortemente decisioni verticistiche, demagogiche, non sufficientemente supportate da elementi tecnici ed oggettivi che andranno a discapito di alcuni agenti, per salvaguardarne altri (quelli vicini alla pensione).

Questo, oltre a poter essere illegittimo, potrebbe generare l’uscita dal Fondo di tanti (quelli della fascia d’età intermedia) alla ricerca di altre soluzioni, generando un conseguente futuro ulteriore problema di sostenibilità di Fonage.
Propongo, quindi, al momento, di sospendere la formalizzazione dell’incarico allo Studio Crenca & Associati, mantenendo vivo il nostro sodalizio in attesa degli sviluppi, per poter prontamente intervenire se e quando opportuno.