di Luigi Chiarello

Slittano ancora una volta l’operatività completa del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) e le relative sanzioni ad esso legate, che dovevano scattare dalla fine del 2016. E stavolta non si tratta di una semplice proroga, ma il differimento è più ampio. Il decreto legge Milleproroghe, varato ieri dal consiglio dei ministri, prevede infatti che «Fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte di un nuovo concessionario», al posto di quello attuale (Selex service management s.p.a.), e comunque non oltre la fine del 2017, vengono sospese le sanzioni legate al Sistri e si applica il vecchio sistema dei registri elettronici di carico e scarico e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati. Corredato dal vecchio dispositivo sanzionatorio. In più, fino al definitivo collaudo del Sistri verranno dimezzate le sanzioni per i soggetti obbligati a iscriversi al Sistri, che omettono di iscriversi nei tempi previsti, e per chi non paga, pur essendo obbligato dalla legge, l’annuale contributo per l’iscrizione al sistema di tracciabilità telematico dei rifiuti. Incentivi ai grandi progetti di efficienza energetica. Arriva anche la proroga di un altro anno per gli incentivi per i progetti di efficienza energetica di grandi dimensioni, non inferiori a 35.000 Tep/anno, a cui sono stati riconosciuti i certificati bianchi: il Milleproroghe dispone che la fine degli incentivi, prevista al 2016, slitti al 31 dicembre 2017; sempre che i progetti di contenimento energetico siano avviati entro il 31 dicembre del prossimo anno.

Media. Il decreto legge Milleproroghe prevede anche la proroga di un altro anno anche per il divieto di incrocio stampa tv: i soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale attraverso più di una rete non potranno, prima del 31 dicembre 2017, acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o partecipare a una loro costituzione. E sempre in tema di media, a maggio del 2016 cesserà la concessione del servizio radiotelevisivo fino ad oggi riservato in esclusiva alla Rai dalla legge italiana. Bene, a partire da maggio, sino alla data di entrata in vigore del decreto che dispone il nuovo affidamento del servizio pubblico e comunque per non oltre 180 giorni a partire dalla data di scadenza della concessione, si applicherà la concessione oggi in vigore.
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