di Carlo Giuro

L’obiettivo delle nuove modalità di adesione ai fondi pensione è quello di migliorare la qualità delle informazioni fornite agli aderenti e di accrescere la consapevolezza
degli stessi nelle scelte relative al risparmio previdenziale.
Si vogliono poi semplificare gli adempimenti a carico dei fondi pensione e degli incaricati della raccolta delle adesioni. Con queste finalità la Covip, dopo avere
avviato lo scorso anno le specifiche pubbliche consultazioni, a maggio ha pubblicato i provvedimenti con cui opera la revisione complessiva della regolamenta-
zione concernente le modalità da seguire in sede di raccolta delle adesioni e l’informativa da rendere disponibile agli aderenti.
La nuova disciplina entrerà in vigore il prossimo anno. In particolare è stato modificato in primo luogo lo Schema di Nota informativa adottato nell’otto-
bre 2006 ed è stato pubblicato poi un nuovo Regolamento sulle modalità di adesione alle forme pensionistiche complementari, sostitutivo del precedente adottato nel maggio 2008. Quali sono le principali novità? Con riferimento alla Nota informativa, la Scheda sintetica è stata ridenominata in Informazioni chiave per l’aderente, la cui struttura è stata organizzata con la finalità di costituire l’unico documento obbligatorio consegnare all’atto dell’adesione. In modo sintetico e semplificato si intendono
fornire le informazioni chiave necessarie per l’adesione alla forma pensionistica, anche favorendo la confrontabilità delle caratteristiche delle diverse forme pensionistiche, riducendo al contempo gli oneri a carico dei fondi. In questa prospettiva particolare rilievo assume l’introduzione, nella descrizione
dei comparti di ciascun fondo, della categoria di appartenenza individuata sulla base delle caratteristiche della politica di investimento (garantiti, obbli-
gazionari puri, obbligazionari misti, bilanciati e azionari). Tale indicazione, oltre a rendere più chiaro il profilo di investimento del comparto, è funzionale a
realizzare un nuovo sistema di comparazione dei costi che trovano autonoma collocazione in una specifica Scheda dei costi (che deve essere autonomamente accessibile e scaricabile dalle pagine dei siti web dedicati ai fondi). Sono state anche inserite sintetiche indicazioni, in forma grafica, sulla composizione di portafoglio a fine anno
e semplificata la rappresentazione dei rendimenti storici, da riportare al netto della tassazione e da porre a confronto con il benchmark, anch’esso al netto
della tassazione.
Per quel che riguarda in maniera più specifica i rendimenti dei Pip è stato previsto che essi siano riportati al netto della tassazione secondo una meto
dologia standardizzata definita dall’Autorità di Vigilanza, che tenga conto della peculiarità del relativo regime fiscale, in cui la tassazione, a differen-
za delle altre forme, non grava sul patrimonio della gestione ma sulla singola posizione inividuale. Si è ritenuto ancora opportuno definire una metodo-
logia uniforme per determinare anche i rendimenti dei benchmark al netto della fiscalità.
Sensibile innovazione è costituita poi dalla revisione dello schema di Modulo di adesione che prevede l’acquisizione di informazioni circa l’eventuali-
tà che l’aderente sia già iscritto a un’altra forma pensionistica complementare.
In caso affermativo gli incaricati della raccolta dovranno sottoporre all’interessato la Scheda dei costi della forma pensionistica di appartenenza, al fine di con-
sentire un raffronto con quella della forma pensionistica proposta. Il Modulo è poi integrato con un questionario di autovalutazione. Coerentemente con
l’evoluzione distributiva si disciplina poi la raccolta delle adesioni mediante sito web. (riproduzione riservata)
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