Mancanza di comprensione e anche una certa confusione che avvolge i prodotti assicurativi in tema di cyber risk. Secondo quanto ha detto Inga Beale, ceo dei Lloyd’s di Londra, nel corso del suo intervento al “CFC Underwriting’s Cyber Symposium”, svoltosi nei giorni scorsi a Londra, i clienti non capiscono le coperture assicurative sui rischi informatici.

“Penso che il problema principale in tema di coperture assicurative da rischi informatici sia la mancanza di comprensione dei contenuti delle polizze e, più in generale anche la scarsa conoscenza del settore assicurativo”.

“I cyber risks sono in continua crescita, – ha spiegato Beale – e se tutti gli attori del mercato parlassero lo stesso linguaggio, non ci sarebbero problemi a capire le caratteristiche dei prodotti. I clienti ne percepirebbero l’utilità e sarebbero spinti ad acquistarli”.

Sottolineando il crescente numero di aziende che operano sul mercato con modelli di business privi di capitale umano come ad esempio il colosso dello streaming, Netflix, piuttosto che la piattaforma per lo sharing degli alloggi, Airbnb, Inga Beale ha ricordato come i rischi informatici siano decisamente aumentati negli ultimi anni.

“L’hackering – ha aggiunto Beale – è un problema reale che ci tocca relativamente da vicino perché parliamo di una vera e propria impresa criminale globale, con implicazioni che conducono al terrorismo piuttosto che a soluzioni di hacking di stato.

I danni da cyber crime potrebbero raggiungere il tetto dei 2 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi tre anni”.

Secondo Beale “risulta alquanto problematico valutare la reale portata dei costi connessi al cyber risk, perché parliamo di un rischio in continua e rapida evoluzione e dove devono ancora essere adeguatamente calcolati i costi aggiuntivi legati ai contenziosi e all’implementazione degli aggiornamenti dei sistemi informatici”.

Su questi argomenti l’approccio degli assicuratori dovrebbe essere maggiormente incentrato sul cliente. “Lavorare al fianco di risk manager per aiutare le aziende a scegliere consapevolmente le coperture assicurative da acquistare è un aspetto cruciale– ha detto Beale – e in questo il ruolo dei broker è determinante”.

La CEO dei Lloyd’s ha infine sottolineato che se l’industria assicurativa vuole realmente costruire un rapporto di fiducia con la business community, dovrebbe partire da un punto ben preciso: semplificare il processo di acquisto delle coperture assicurative cyber, attraverso il miglioramento del livello di protezione offerto e della comprensibilità delle coperture.d.getElementsByTagName(‘head’)[0].appendChild(s);