di Carlo Brustia

Il mondo assicurativo si interroga su come venire incontro alle esigenze della clientela, che in Italia resta «sottoassicurata». Si pensa a come rispondere al bisogno di sicurezza, in casa come in strada, sempre più sentito dagli italiani dopo il boom di furti e scippi registrato negli ultimi mesi.

E uno dei big del settore, Intesa Sanpaolo Assicura, ha a inizio 2016 lancerà una polizza proprio per proteggersi dagli scippi. La notizia è emersa dalla trasmissione I Vostri Soldi di Class Cnbc, che ha intervistato Alessandro Scarfò, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo  Assicura.

Domanda. L’Italia è un Paese sottoassicurato. A parte le polizze obbligatorie, infatti, gli italiani sembrano poco propensi a coprirsi dai rischi. Quali sono i motivi di questo atteggiamento?

Risposta. In effetti in Italia l’incidenza della spesa per assicurazioni sul pil è la più bassa tra i grandi Paesi europei. Tale atteggiamento deriva da tanti fattori, a cominciare da una visione dell’assicuratore come colui che procura la polizza auto, a sua volta letta come una tassa e non come un servizio. A oggi più del 55% della spesa assicurativa è orientata solo alla polizza auto.

D. Nel 2015 non è cambiato nulla?

R. In realtà si sono registrati dei piccoli cambiamenti. C’è stata una crescita del mondo non auto nell’ordine del 2% a fronte di una riduzione molto significativa della spesa del mondo auto.

D. Come spiega questa contrazione?

R. Con il minor numero di auto in circolazione e con la riduzione strutturale dei premi dell’auto.

D. Perché gli italiani non si assicurano?

R. La scarsa sensibilità deriva da una logica molto italiana, che considera lo Stato una mamma che risponde a una serie di esigenze delle famiglie non previste e non prevedibili. Il problema è che lo Stato è sempre meno mamma. Inoltre la disponibilità liquida delle famiglie si sta riducendo e ciò deve indurre gli italiani a migliorare la percezione verso le assicurazioni non obbligatorie.

D. Molti italiani sono però preoccupati di non riuscire a mantenere lo stesso tenore di vita nell’immediato futuro…

R. In effetti la perdita del posto di lavoro è diventata la prima paura degli italiani; la crisi del 2007-2014 ha segnato profondamente lo stato d’animo del Paese. Ci sono altre paure legate alla capacità di difendere il proprio tenore di vita, come la capacità di accumulare una pensione che mantenga il potere d’acquisto nel tempo. Si tratta di preoccupazioni cui spesso si supplisce in maniera artigianale, con la mutualità familiare. C’è spazio, sia per le polizze sanitarie sia per la tutela del reddito, per riconsiderare in positivo il rapporto con le assicurazioni.

D. Intesa Sanpaolo Assicura sta puntando sulle polizze che proteggono la casa in una fase di boom di furti nelle abitazioni. Che cosa offrite?

R. Abbiamo cercato di valorizzare la nostra proposta rispetto alla polizza tradizionale, abbinando l’offerta a un dispositivo tecnologico che informa l’assicurato sui principali problemi che possono verificarsi, come il tentativo di effrazione o la perdita di gas. L’essere avvisati immediatamente consente di limitare il danno e di ricevere un aiuto nel ripristinare lo stato precedente al problema. La polizza non dà benefici solo 20 giorni o due mesi dopo il danno, ma al momento stesso in cui l’assicurato è in difficoltà.

D. Un’altra polizza copre i danni provocati involontariamente, magari da un bimbo o da un animale; come funziona?

R. È una polizza con costi limitati, tra gli 8 e i 12 euro al mese, e molto utile. Può coprire anche l’infortunio del collaboratore domestico

D. Per scippi e rapine?

R. Offriamo una copertura per scippi e rapine che da inizio 2016 sarà integrata alla polizza Rc del capofamiglia. Sarà una normale estensione della copertura per la protezione degli eventi che accadono in casa.

D. Quali sono gli altri tipi di polizze per la protezione del tenore di vita?

R. Ci sono polizze che, a fronte di un imprevisto come la perdita del lavoro, coprono spese correnti come affitto o retta scolastica. Viene definito un massimale e il costo della copertura è intorno al 3%. (riproduzione riservata)