In uno scenario a tinte fosche in cui il sistema nazionale di relazioni industriali è caratterizzato da un processo di disgregazione che pare più destinato a subire la crisi economica che non a fronteggiarla, l’obiettivo dei datori di lavoro è quello di dare risposte concrete legate alle offerte di welfare di derivazione contrattuale: formazione, assistenza sanitaria integrativa, previdenza complementare, iniziative di sostegno al reddito, sono solo alcuni esempi rispetto alle molteplici forme di prestazioni e servizi che il welfare contrattuale può porre a sostegno della spesa sociale e sanitaria dei lavoratori e delle famiglie.

Mentre il sistema politico pare più impegnato a smontare il welfare esistente che non a costruirne uno alternativo, il tema delle tutele sociali entra sempre più spesso nella contrattazione collettiva con l’obiettivo di legittimare e strutturare una nuova frontiera di diritti del lavoratore e del datore di lavoro. Il fenomeno della contrattualizzazione degli schemi di welfare sta peraltro ridisegnando le dinamiche delle relazioni bilaterali affermando una tendenza al superamento del modello espressamente conflittuale e aprendo sempre più la prospettiva della collaborazione tra azienda e lavoratori. È in questo scenario che si inserisce il ruolo di Assoced, Associazione italiana centri elaborazione dati, di farsi portavoce delle esigenze degli imprenditori del settore dei Ced, degli studi professionali non ordinistici, dei tributaristi e delle società tra professionisti, con l’intento di rappresentare oggi un punto fermo per le imprese di settore sotto molteplici aspetti: da un collaudato sistema di tutele di welfare contrattuale in favore dei datori di lavoro/titolari d’azienda e dei dipendenti, alle relazioni sindacali in un settore economico importante per il Paese, che ha saputo costruire un modello di bilateralità, calibrato sulle esigenze della popolazione dei Centri elaborazione dati. Le politiche di welfare contrattuale, infatti, sono oggetto di contrattazione non solo nelle realtà aziendali di più grandi dimensioni ma si registrano sviluppi interessanti anche nelle Pmi e a livello locale, consentendo l’accesso a un crescente numero di utenti. «Gli imprenditori hanno colto con estrema tempestività le opportunità scaturite dall’adesione ad Assoced», sottolinea il presidente Fausto Perazzolo Marra. «Questa rinnovata attenzione verso l’Associazione, patrimonio comune degli imprenditori del settore, e verso la bilateralità, leva di sviluppo dell’intero comparto, pone le basi per rendere ancora più competitivo il settore dei Centri elaborazione dati, in un momento ancora delicato per il sistema imprenditoriale del nostro Paese».
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