Ottobre  tiepido per l’industria del risparmio gestito. Secondo la mappa mensile di Assogestioni, la raccolta netta è  positiva per 2,95 miliardi di euro, ma in frenata rispetto  ai +5,8 miliardi di settembre e il patrimonio gestito arretra  a 1.913 miliardi dal dato record di 1.927 miliardi di fine  settembre. Da inizio anno il saldo di raccolta e’ pari a +51  miliardi. A trainare ottobre sono ancora una volta le  gestioni collettive, con una raccolta netta di +2,6 miliardi,  dopo +5,2 miliardi il mese precedente, per un totale da  inizio anno di +31 miliardi. I fondi aperti hanno registrato  flussi netti per +2,3 miliardi, in ripiegamento rispetto ai  +5,2 miliardi di settembre (+30,7 miliardi nei 10 mesi), mentre per i fondi chiusi le sottoscrizioni ammontano a 252  milioni da 1 milione (+373 milioni da inizio anno). Le  gestioni di portafoglio in ottobre si fermano a +354 milioni, dopo +581 milioni a settembre, tirando le somme tra i -297 milioni delle gestioni retail (dopo +164 mln) e i +651 milioni delle istituzionali (da +417 mln). Da inizio anno il saldo delle gestioni di portafoglio ammonta a +20 miliardi.

 Tra i fondi aperti i risparmiatori hanno privilegiato gli obbligazionari, che hanno chiuso ottobre a +2,65 miliardi, in aumento dai +2,2 miliardi di settembre, per un totale da inizio anno di +16,2 miliardi. I flessibili perdono smalto rispetto a settembre, con una raccolta netta di +860 milioni contro +2,3 miliardi (+13,8 miliardi nei 10 mesi). I bilanciati tengono le posizioni con +498 milioni dopo +522 milioni e portano a +3,5 miliardi il saldo da inizio anno.

 Continua l’esodo dagli azionari che chiudono ottobre a -424 milioni, dopo i -678 milioni di settembre, facendo salire a -1,39 miliardi il saldo di raccolta dei primi 10 mesi del 2016. Ottobre rosso per i fondi monetari, con una raccolta netta di -1,25 miliardi (dopo +888 milioni a settembre), che fa scivolare in negativo anche il totale da inizio anno (-1,1 miliardi). Quanto a nazionalità, i fondi di diritto italiano segnano una raccolta netta di +686 milioni, livello analogo a settembre (690 mln), portando il saldo dei primi 10 mesi a +5,8 miliardi. I fondi di diritto estero totalizzano +1,7 miliardi contro +4,5 miliardi (+25 miliardi da inizio anno).

A livello di patrimonio, le gestioni collettive in ottobre si distinguono con un totale di 934 miliardi, pari al 48,8% del totale, in aumento dai 931,4 miliardi di settembre e per 886 miliardi le masse sono appannaggio dei fondi aperti (da 883,5 miliardi a settembre). Il patrimonio delle gestioni di portafoglio cala invece a 978,5 miliardi dai 995,2 miliardi di settembre, registrando sia la flessione del retail (123 miliardi da 128 miliardi), sia quella delle gestioni istituzionali (855 miliardi da 867 mld). Tra i fondi aperti, gli obbligazionari consolidano il primato per patrimonio gestito con 376 miliardi (da 374 miliardi a settembre), davanti ai flessibili(215 miliardi da 213 mld), agli azionari (183 mld) e ai bilanciati (73 mld). Per i fondi monetari il patrimonio gestito scende a 33,5 miliardi da 35 miliardi a settembre. Sotto il profilo della nazionalità, i fondi di diritto italiano gestiscono un totale di 240 miliardi (da 239,2 mld a settembre), pari al 27,1% del totale, mentre i fondi di diritto estero sono a 646 miliardi (da 644 miliardi). Quanto alla performance dei principali gestori, il gruppo Generali in ottobre – in base alla mappa di Assogestioni – segna deflussi per 1,2 miliardi, per lo più riferibili ai fondi aperti (-1,1 miliardi). Il patrimonio gestito dal Leone ammonta a 465,6 miliardi (25% del totale).

Il gruppo Intesa Sanpaolo, numero due del settore, ha chiuso ottobre a +1,47 miliardi, sulla spinta di Eurizon Capital (+1,8 mld), mentre per Fideuram prevalgono i deflussi (-373 mln) e con un masse gestite per 366,5 miliardi (19,7% del totale). Pioneer (gruppo Unicredit) il mese scorso ha segnato una raccolta netta positiva per 401,5 milioni e un patrimonio gestito di 145 miliardi (7,8% del totale). Le Poste, numero quattro del risparmio gestito italiano, chiudono il mese a -132 milioni e con masse gestite per 74 miliardi (4% del totale). Anima Holding segna flussi positivi per 43,3 milioni e masse per 71 miliardi (3,8% del totale), davanti a Blackrock che ha in gestione un totale di 68 miliardi (3,7%). Il gruppo Ubi Banca, numero sette del settore, registra una raccolta di +539 milioni e un patrimonio gestito di 51 mld (2,7% del totale). A seguire: Allianz con una raccolta netta di +99,5 milioni, Amundi con +545 milioni, il gruppo Mediolanum con +138 milioni, Azimut con +213 milioni e Axa con +319 milioni. Per Deutsche Bank il mese si è chiuso a -242 mln e per Franklin Templeton a -283 milioni.

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