di Paolo Bozzacchi

Modificare le norme europee di sicurezza dei voli alla luce dei rischi dovuti al massiccio uso internazionale dei droni. Lo ha richiesto ieri la Commissione trasporti e turismo dell’Europarlamento, che ha sottolineato l’urgenza di introdurre leggi ad hoc che introducano standard Ue per la sicurezza dei voli dei droni in grado di garantire al meglio anche la privacy dei cittadini. La modifica proposta includerebbe per la prima volta il volo dei droni nel quadro legislativo della sicurezza aerea, fornendo degli standard da rispettare sia in termini di progettazione e costruzione (compreso il design), dato che oggi sui droni sotto i 150 kg di peso la competenza giuridica è nazionale. Sarà la Commissione europea a definire al meglio le nuove norme di sicurezza anche sul volo degli stessi droni, in termini di limitazioni all’altitudine o all’accesso di zone critiche, quali centrali elettriche o aeroporti. Non solo. L’Europarlamento ha sollecitato Bruxelles a provvedere anche all’introduzione di un sistema di registrazione obbligatoria per i droni, con tanto d’identificazione dei mezzi. E la registrazione sarebbe obbligatoria per tutti i droni al di sopra dei 250 grammi di peso. Gli stati membri dovranno implementare un programma di sicurezza di volo nazionale in modo da prevenire tutti i rischi legati all’utilizzo dei droni. L’Agenzia Ue per la sicurezza aerea (Easa) potrà fornire direttive e raccomandazioni per limitare i rischi e prevenirli, specie riguardo a zone di conflitto armato. Ora la palla passa al Consiglio, con cui l’Europarlamento dovrà trovare un accordo in materia e che varerà un regolamento ad hoc.

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