Per il 2016 il dividendo rispetterà le stime
Cattolica assicurazioni ha archiviato i primi nove mesi con un utile netto consolidato di 56 milioni di euro, in calo del 44% su base annua, e un utile netto di gruppo pari a 45 milioni (-46,4%). Il terzo trimestre, con un utile di gruppo di 28 milioni, «segna un ritorno a una redditività ordinaria significativa», precisa la compagnia, «dopo le svalutazioni sulle partecipazioni bancarie contabilizzate nella prima parte dell’anno, che hanno negativamente pesato sui risultati semestrali».

La raccolta premi complessiva danni e vita è ammontata a 3,493 miliardi (-17,4%).

Questo dato, in particolare per il ramo vita, «è influenzato dagli effetti negativi derivanti dalla situazione attraversata da Banca popolare di Vicenza, che ne continuano a limitare la capacità di raccolta». A fine settembre il patrimonio netto consolidato era pari a 2,1 miliardi di euro rispetto ai 2,159 mld di fine 2015 prima della distribuzione dei dividendi. L’indice Solvency II del gruppo è pari a 1,75 volte il minimo regolamentare.

«I dati del terzo trimestre segnano il ritorno alla redditività ordinaria rispetto alla semestrale, su cui incideva il grosso delle svalutazioni bancarie», ha sottolineato l’a.d. Giovan Battista Mazzucchelli. «In un quadro di auspicabile stabilità finanziaria e di ripresa, per quanto contenuta, dell’economia italiana si può prevedere per fine anno il raggiungimento di un dato complessivo di bilancio che potrà consentire di mantenere l’atteso livello di remunerazione per soci e azionisti».

Quanto al 2017, le prime stime parlano di un utile consolidato di circa 150 milioni rispetto ai 200 mln comunicati in precedenza. La variazione è dovuta, tra l’altro, al perdurare di un calo generalizzato del premio medio delle polizze Rc auto; all’andamento della raccolta vita e danni in partnership con Bpvi, anche in conseguenza dell’avvenuto recesso; ai bassi tassi di interesse.

© Riproduzione riservata
Fonte: