Cattolica Assicurazioni ha chiuso i primi nove mesi del’anno con un utile netto consolidato di 56 milioni, in calo del 44% rispetto ai 100 milioni a settembre 2015 e un utile netto di gruppo pari a 45 milioni (-46,4%).

La raccolta premi complessiva scende a 3,5 miliardi, in calo del 17,4% rispetto ai 4,2 miliardi dello scorso anno. Il ramo vita, in particolare, è influenzato dagli effetti negativi derivanti dalla situazione della Banca Popolare di Vicenza, che ne continuano a limitare la capacità di raccolta. La compagnia precisa che il terzo trimestre, con un utile di gruppo di 28 milioni, segna un ritorno a una redditivitàordinaria significativa dopo le svalutazioni sulle partecipazioni bancarie contabilizzate nella prima parte dell’anno che hanno negativamente pesato sui risultati semestrali. L’indice di Solvency II è pari al 175%.

Nel terzo trimestre Cattolica ha contabilizzato una svalutazione sulla partecipazione in Ubi Banca pari a 3 milioni. Le svalutazioni dei primi sei mesi sono state relative a Cassa di Risparmio di San Miniato (35 milioni), Banca Popolare di Vicenza (6 milioni), Veneto Banca (2 milioni), altri investimenti (4 milioni). Andando al dettaglio della raccolta, il danni registra un calo del 2,9% a 1,38 miliardi, con il comparto auto in flessione del 3,3% a 785 milioni di euro e i rami non auto con una raccolta premi pari a 597 milioni di euro (-2,4%).

Il combined ratio peggiora dal 92,5% al 30 settembre 2015 al 93,2%, di conseguenza alla riduzione della redditività del ramo auto e agli effetti del terremoto del 24 agosto in centro Italia. Nel Vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 2,1 miliardi, con una flessione che sfiora il 25%, dovuta in misura rilevante alla debolezza dei canali distributivi legati alla Banca Popolare di Vicenza (-312 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2015 a 142 milioni, -69%).

La gestione finanziaria vede un risultato degli investimenti pari a 356 milioni, in calo rispetto ai 442 milioni al 30 settembre 2015, a causa delle svalutazioni bancarie. Gli investimenti ammontano a 21,9 miliardi.

“Il Gruppo Cattolica si avvia a concludere con un buon risultato un anno ancora difficile per l’economia italiana, finalmente uscita dal lungo periodo di recessione, ma la cui ripresa stenta a decollare”, commenta il presidente Paolo Bedoni, citato nella nota in cui sottolinea anche che il gruppo “è in condizione di affrontare le nuove sfide di mercato con il necessario respiro strategico e con la forza che le deriva dalla sua solidita’ patrimoniale e finanziaria”.