di Stefania Peveraro

Se è vero che in generale le assicurazioni italiane investono ancora molto poco in asset alternativi, qualcosa si sta però muovendo. Almeno stando alla partecipazione che c’è stata alla raccolta dell’ultimo fondo di direct lending di Tikehau Capital. Un fondo direct lending eroga prestiti direttamente alle imprese.

Secondo quanto risulta a MF Milano Finanza, sul totale dei 610 milioni di euro raccolti dal fondo Tcp Tdl III, chiuso nei giorni scorsi, ben 80 milioni sono arrivati da investitori istituzionali italiani e tra questi cinque compagnie assicurative, tra le quali Eurovita e Sara Assicurazioni. Compagnie a parte, c’è da segnalare anche l’investimento di un importante family office italiano, che però resta sotto anonimato.

Il fondo è operativo dal marzo 2015 ed è già investito al 60% in 18 operazioni in tutta Europa. L’operatore francese da un anno a questa parte ha cominciato a seguire il mercato italiano molto da vicino, visto che nell’ottobre 2015 ha aperto un ufficio a Milano con un team di cinque persone, guidato da Luca Bucelli e che può contare su Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di Bcg, nel ruolo di advisor.

A oggi si contano due investimenti sull’Italia, di cui uno già uscito dal portafoglio. Lo scorso luglio, infatti, Tikehau è stata completamente rimborsata del prestito obbligazionario unitranche sottoscritto nell’ottobre 2014 insieme a Emisys Capital sgr a sostegno dell’acquisizione di GF spa, società parmigiana specializzata in automazione industriale, da parte di un gruppo di investitori guidato dal team di Lbo Italia Investimenti srl.

L’altro investimento, invece, risale allo scorso marzo ed è nel campo immobiliare. Il fondo Tikehau Italian Retail Fund I ha infatti acquisito da Cbre lo shopping center I Petali di Reggio Emilia, sviluppato all’interno del Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Fondato nel 2004, Tikehau è un attore particolare nel panorama del private capital internazionale, perché investe sia con i fondi, che raccolgono capitali di terzi e che al momento contano circa 7,5 miliardi di euro di asset in gestione, sia con capitale proprio, per 1,5 miliardi. Denari, questi, che fanno capo ai dieci partner di Tikehau (come noto, il neo amministratore delegato di Unicredit , Jean Pierre Mustier, ha ceduto la sua quota con la nomina alla guida della banca) e a investitori internazionali del calibro di Amundi, Crédit Mutuel Arkéa, Unicredit e anche di Temasek e del family office della famiglia Peugeot, questi ultimi due entrati nell’azionariato lo scorso luglio. (riproduzione riservata)
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