di Anna Messia

Sara Assicurazioni e Sara Vita, compagnie di assicurazione dell’Automobile Club Italiano, rimettono i bilanci in carreggiata. Una manovra realizzata grazie anche alle operazioni straordinarie, come la vendita della banca e della società di fondi Mc- Gestioni, oltre al riassetto delle partecipate immobiliari. Cessioni che hanno avuto un peso determinate sui conti di Sara Assicurazioni, la più grande tra le due compagnie con premi di 648 milioni e che a chiuso il 2011 in utile per 38,8 milioni rispetto al rosso di 40,7 milioni dell’anno prima. Ma anche l’attività assicurativa ha registrato un’inversione di tendenza evidente, con il saldo tecnico Danni di Sara Assicurazioni che è passato dalla perdita di 34,5 milioni del 2010 al -4,8 milioni del 2011, grazie in particolare al miglioramento dell’Rc Auto. Nei conti del primo semestre, che saranno portati al consiglio di amministrazione lunedì 17, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, c’è stato il segnale di svolta definitivo, con il saldo tecnico che è tornato in territorio positivo. Insomma la gestione di Alessandro Santoliquido, ex McKinsey e ex Allianz, chiamato a guidare le compagnie dell’Aci nel 2009, cominciano a mostrare gli effetti. Nei conti 2011 ha inciso in particolare la fusione di Sara Immobili in Sara Assicurazioni, operazione che ha consentito l’utilizzo a conto economico di un fondo imposte differito di 43,3 milioni che si era venuto a creare nel 2007. Un tesoretto particolarmente utile in questo periodo di difficoltà. Poi c’è stato l’apporto al fondo immobiliare Helios di due complessi immobiliari a Roma (nel quartiere Tuscolano e Tiburtino), in fase di dismissione, che ha generato plusvalenze per 17,2 milioni. Oltre all’iscrizione a conto economico della differenza tra l’imposta ordinaria e l’imposta sostitutiva, prevista per la legge in caso di apporto ai fondi, pari a 5,6 milioni. Così mentre il risultato lordo di Sara Assicurazioni nel 2011 era ancora negativo per 9,6 milioni, penalizzato anche dalle minusvalenze finanziarie sui Btp dovute alla crescita degli spread sul Bund tedesco (che hanno pesato per 61,8 milioni), il risultato netto era invece positivo per 38,8 milioni, grazie appunto all’effetto benefico del fondo imposte di Sara Immobili. Ma al di là delle componenti straordinarie e delle minusvalenze finanziarie il dato più importante arriva, come detto, dalla gestione tecnica con il combined ratio (il rapporto tra sinistri e costi rispetto ai premi incassati) che già a fine 2011 era sceso sotto la soglia di allarme del 100%, oltre la quale i costi superano i premi incassati. E il trend di miglioramento è proseguito nel primo semestrale 2012. Il bilancio di giugno, che non risentirà di entrate da operazioni straordinarie ma beneficerà di una gestione finanziaria positiva (grazie al restringimento degli spread di inizio anno), chiuderà infatti in utile grazie all’ulteriore miglioramento dell’andamento del ramo Danni e dell’Rc Auto più in particolare. Per quanto riguarda invece Sara Vita (76 milioni di premi nel 2011), l’anno scorso la compagnia ha registrato un calo della raccolta (rispetto ai 125 milioni del 2010) a causa del venir meno della produzione della rete di promotori finanziari di Banca Sara, che come detto è stata ceduta a Banca Fideuram. Il conto economico ha chiuso con una perdita di 2,5 milioni, nonostante la compagnia abbia deciso di utilizzare il decreto anti-crisi del governo per sterilizzare gli effetti delle minusvalenze finanziarie. Senza questo scudo il risultato sarebbe stato negativo per 17,5 milioni e soprattutto l’indice di solvibilità sarebbe stato inferiore al margine richiesto dall’Isvap, l’autorità di controllo. Per questo motivo Sara Vita ha deciso di uscire dai rami Infortuni e Malattia, considerati non più strategici e ceduti a Sara Assicurazioni, e ha così destinato al ramo Vita i 5 milioni utilizzati precedentemente per il ramo Danni. (riproduzione riservata)