Progetti personalizzati per la conservazione del posto di lavoro da parte dei lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale. A predisporli (e soprattutto finanziarli) sarà l’Inail, grazie al «Regolamento per il reinserimento e l’integrazione delle persone con disabilità da lavoro», che dando attuazione alla legge di Stabilità 2015 consentirà all’Istituto di destinare parte delle proprie risorse per garantire la continuità lavorativa dei lavoratori infortunati. I soggetti destinatari sono i lavoratori, sia subordinati sia autonomi, con disabilità da lavoro tutelati dall’Inail. In fase di prima attuazione, gli interventi saranno finalizzati a dare sostegno alla continuità lavorativa degli assicurati prioritariamente con la stessa mansione ovvero con una mansione diversa rispetto a quella cui erano adibiti precedentemente al verificarsi dell’evento lesivo.

Sono tre le tipologie di intervento previste: per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro; per l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro; per la formazione (interventi personalizzati di addestramento all’utilizzo delle postazioni di lavoro e delle attrezzature per esempio). Nei limiti delle risorse finanziarie annualmente stanziate dall’Istituto (21 milioni di euro per il 2016), l’Inail ha fissato per ciascun progetto e per le diverse tipologie di intervento dei limiti massimi complessivi di spesa rimborsabile al datore di lavoro: 95 mila euro per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche, 40 mila euro per l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro e 15 mila euro per la formazione.

Gli interventi sono individuati nell’ambito di un progetto di reinserimento lavorativo personalizzato elaborato dall’Inail attraverso le proprie equipe multisciplinari di I livello – che operano nelle sedi locali dell’Istituto – con il coinvolgimento e il consenso del lavoratore e la partecipazione attiva del datore di lavoro.

«Con questo Regolamento», ha dichiarato il presidente dell’Inail Massimo De Felice, «si aggiunge un importante tassello al modello di tutela globale del lavoratore garantita dall’Inail: si rafforza l’azione dell’Istituto per il recupero della piena integrità psicofisica degli infortunati e dei soggetti colpiti da malattia professionale, per il loro reinserimento nella vita sociale e lavorativa».
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