Banca Generali ha chiuso il primo semestre 2012 con un utile netto consolidato che sfiora il raddoppio ed è salito a quota 67,3 mln di euro, in crescita dell’80% rispetto al corrispondente periodo del 2011. I ricavi del periodo, si legge in una nota, sono saliti del 41% a 177,1 mln di euro, con il margine di interesse cresciuto del 138,5% a 51,3 mln; in lieve aumento (+2,2%) i costi operativi. Dopo le dimissioni del presidente Giorgio Girelli e di Giovanni Perissinotto, il cda ha provveduto ieri anche alla cooptazione di Paolo Vagnone, direttore generale e country manager per l’Italia di Generali. La raccolta netta totale a fi ne semestre è salita a 1,04 mld di euro (+80%), che si confronta con gli 1,26 mld realizzati nell’intero 2011; le masse gestite e amministrate al 30 giugno sono pari a 24,6 mld (+4%). Per la restante parte dell’anno, Banca Generali si attende «un consolidamento di queste positive dinamiche pur nella consapevolezza dell’elevato grado di volatilità dei mercati fi nanziari e delle dinamiche macroeconomiche ». «Siamo particolarmente soddisfatti di questi risultati in assoluto e ancor di più se consideriamo il contesto economico e fi nanziario in cui ci stiamo muovendo» è il commento di Piermario Motta, amministratore delegato dell’istituto. «Riteniamo », ha aggiunto, «che essi siano innanzitutto un riconoscimento della nostra filosofia: mettere il servizio e la soddisfazione del cliente al centro della nostra azione. In secondo luogo, viene premiata la professionalità della rete, che da sempre è un fattore distintivo e di successo della nostra Banca. Forti di questi principi, siamo convinti di poter continuare a crescere nell’interesse di investitori e azionisti, così come fatto fi no ad ora».