di Anna Messia
Gli spagnoli di Mapfre scommettono ancora sull’Italia mettendo 70 milioni su Direct Line, l’assicurazione diretta rilevata nel 2015 da Royal Bank of Scottland. L’iniezione di capitali che si è resa necessaria per consentire a Direct Line Italia di allinearsi a Solvency II, i nuovi requisiti europei di capitale in vigore da gennaio, che penalizzano le compagnie che operano solo nel ramo Danni, come appunto l’assicurazione specializzata in Rc Auto (ma che distribuisce anche polizze per la casa). La manovra della capogruppo è stata realizzata con un doppio intervento che si è concluso di recente. Da una parte c’è stata l’emissione di un prestito obbligazionario di 35 milioni, della durata di 10 anni e con tasso del 4,75%, sottoscritto da Direct Line Germania, dall’altra è stato lanciato un aumento di capitale di altri 35 milioni che ha portato il capitale complessivo di Direct Line Italia a 60,8 milioni e il sostegno di Mapfre a un totale di 70 milioni.

Il colosso assicurativo spagnolo, che in passato è stato anche azionista di Cattolica Assicurazioni , nel 2015 ha raggiunto ricavi di 26,7 miliardi (+4,1%) con un utile in calo a 709 milioni (-16,1%) a causa, in particolare, dei risultati tecnici dei rami Danni, colpiti dall’impatto delle tempeste di neve negli Stati Uniti. Tra gli obiettivi industriali indicati nel nuovo piano strategico 2016-2018 ci sono per esempio un combined ratio inferiore al 96% e il mantenimento di un payout superiore al 50%, ma c’è anche lo sviluppo nel digitale, che oggi rappresenta appena il 4% del business. In quest’ottica l’anno prossimo è previsto il lancio del marchio Verti, che sostituirà quello di Direct Line, per il quale il gruppo aveva ottenuto l’utilizzo temporaneo al momento dell’acquisto da Rbs. E dovrà anche decollare l’accordo firmato in Inghilterra con Admiral per la creazione della joint venture denominata Preminen, che offrirà servizi di comparazione online per le assicurazioni in diversi Paesi, tra cui la Spagna, con il marchio Rastreator. com.

Per quanto riguarda le ultime società entrate in Mapfre, ossia Direct Line Italia e Germania, nei sette mesi del 2015 in cui hanno fatto parte del gruppo hanno raccolto un totale di 374 milioni di premi, di cui 340 arrivano proprio dalla Penisola. Direct Line Italia anno dopo anno ha infatti guadagnato quote crescenti nel mercato assicurativo italiano, arrivando a occupare la decima posizione nel segmento Rc Auto. Ma le sfide non mancano. Negli ultimi anni la pressione competitiva del mercato assicurativo ha spinto infatti al ribasso i prezzi delle polizze auto, mentre i sinistri hanno iniziato a dare segnali di risalita. Per questo non sarà facile, specie per una compagnia specializzata come Direct Line che raccoglie premi soprattutto dall’Rc Auto, continuare a crescere in maniera profittevole. Il 2015 si è chiuso con un utile di 5,1 milioni, anch’essi messi a riserva per rafforzare la patrimonializzazione della compagnia.
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