Continua, inesorabile, il calo della richiesta di mutui in Italia. In maggio, secondo l’Osservatorio Crif, si è registrata l’ennesima flessione, -12%, rispetto allo stesso mese del 2012. Il dato è coerente con la tendenza negativa ormai consolidata da più di un biennio. La flessione aggregata nei primi cinque mesi dell’anno si somma a una contrazione del 45% che aveva caratterizzato il corrispondente periodo 2012 sul 2011.In termini assoluti, il numero di richieste registrato nei primi 5 mesi del 2013 rappresenta il dato peggiore degli ultimi 10 anni.

Secondo Crif, inoltre, continua a scendere anche l’importo medio richiesto per i mutui: a fine maggio si è attestato a 127.646 euro, contro una media di 131.397 euro rilevata nel 2012.

«L’andamento delle domande di mutuo rappresenta un indicatore fondamentale per tastare il polso, in modo sistematico e tempestivo, alle famiglie e valutare la loro propensione ad acquistare un immobile residenziale», spiega Simone Capecchi, direttore Sales & marketing di Crif. «La dinamica negativa che stiamo registrando è riconducibile alla estrema fragilità del quadro congiunturale, con le compravendite che, nell’ultimo anno, si sono riposizionate su volumi non paragonabili a quelli registrati negli anni di picco, tra il 2004 e il 2008». Del resto, negli ultimi due anni le famiglie italiane, hanno per lo più deciso di rinviare l’acquisto della casa.

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