di Valerio Testi

Il calo del titolo della scorsa settimana, fino a 18 euro, avvenuto in risposta ai dati trimestrali apparsi in forte calo rispetto all’anno prima, ha dato l’occasione ai fondi Blackrock per incrementare la loro quota nel capitale di Azimut , passando dal 5,004% di cui risultavano titolari dal 29 ottobre 2013 al 7,872% comunicato ieri alla Consob (l’operazione risale al 13 maggio).

La comunicazione precisa che il 3,645% della partecipazione del gestore americano risulta a titolo di prestatore senza voto. Si tratta della maggior partecipazione dopo quella della fiduciaria Timone, poco al di sopra del 13%, che riunisce dipendenti e consulenti del gruppo del risparmio gestito e che è anche titolare di azioni proprie per il 7,5% del capitale. L’investimento potrebbe essere stato ispirato anche dal fatto che Azimut lunedì 23 distribuirà la prima tranche da 0,5 euro di un dividendo definito in 1,5 euro (il resto sarà distribuito solo dopo che Bankitalia avrà ultimato le autorizzazioni per la trasformazione di alcune controllate da sim a sgr). Altri soci di rilievo nel capitale del gruppo guidato da Pietro Giuliani, tutti rientranti nell’ambito dei grandi gestori di patrimoni, sono Morgan Stanley con il 5,74%, Lazard con il 5%, Fmr con il 2,74% e Von Mueffling con il 2%. Tornando a Blackrock, quella in Azimut non è la sola operazione conclusa nei giorni scorsi. Ha ritoccato anche la quota detenuta in Rai Way , salita dal 5,184 al 5,319%, mentre ha venduto azioni Bpm in due tranche: il 9 maggio è scesa dal 5,288% di inizio 2016 al 5,182%, mentre il giorno successivo ha ridotto ulteriormente la partecipazione fino al 4,822% del capitale. (riproduzione riservata)
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