I vertici di Premafin non escludono eventuali azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori. «Qualora dovessero emergere evidenze che rendano necessaria una proposta di un’azione di responsabilità questa sarà valutata dal cda, il cui primo intento è tutelare gli interessi di tutti gli azionisti», ha dichiarato Roberto Giay, ad di Premafin, alla sua prima assemblea dei soci.

La holding, ha ricordato Giay, «è libera di compiere azioni di responsabilità» in quanto la manleva è stata data da Unipol Gruppo Finanziario. «Qualora il cda dovesse avere evidenza, che al momento non ha, di eventuali responsabilità, procederà a valutare le azioni necessarie nel rispetto di tutti gli azionisti», ha ribadito Giay. «Il progetto di fusione», ha sottolineato il ceo, «non fa venire meno» il diritto ad agire. Giay ha ricordato che «la partecipazione inMediobanca dovrà essere ceduta entro questo esercizio» per far fronte agli impegni richiesti dalle autorità per l’ok alla fusione Unipol-FonSai. L’assemblea degli azionisti di Premafin ha approvato ieri il bilancio 2012 chiuso con una perdita di 51,8 milioni di euro. Nell’assemblea, presieduta da Pierluigi Stefanini, numero uno di Unipol, è stato anche integrato il cda della società. Entrano così, al posto di tre consiglieri dimissionari, Silvia Frigo, Maurizio Castellina e Luciana Ravicini.