Il Gruppo Unipol ha chiesto all’agenzia di rating Standard & Poor’s di ritirare tutti i suoi rating relativi a Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. e alle sue controllate.

Tale decisione si basa, principalmente, secondo quanto comunica il gruppo bolognese in una nota – sulla non condivisibilità delle metodologie valutative adottate e sull’applicazione meccanica di alcuni criteri metodologici come la limitazione del rating di UnipolSai Assicurazioni al livello del rating sovrano.

In linea con le prassi di mercato, Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. e UnipolSai Assicurazioni continueranno ad essere valutati dalle seguenti agenzie di rating: AM Best, Dagong Europe, Fitch, Moody’s.

Intanto S&P ha confermato il rating BB al gruppo Unipol Gruppo Finanziario e, sia sulla capogruppo che sulle sue controllate, inclusa UnipolSai, il rating BBB-, come il debito pubblico italiano.

E così anche il gruppo bolognese, dopo che già Generali aveva rinunciato ai “voti” della società americana, ha deciso di poter sopravvivere senza.

“Abbiamo revocato il contratto. Non condividevamo da tempo le loro metodologie. Abbiamo – ad esempio- molto titoli di Stato italiani in portafoglio e siamo soddisfatti di averli. Se qualcuno lo ritiene un demerito, non ci stiamo”, ha detto Cimbri in un’intervista a La Repubblica (leggi qui l’intervista integrale).