di Elena Filippi e Andrea Montanari
Giovanni Berneschi, l’ex plenipotenziario di Banca Carige , che ha governato per 25 anni, è stato condannato a otto anni e due mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre a subire la confisca di beni per un ammontare di 26 milioni. La sentenza è stata pronunciata ieri dal giudice del tribunale di Genova, Sergio Merlo, nell’ambito del processo sulla maxi truffa ai danni del ramo assicurativo dell’istituto di credito ligure. E la condanna al banchiere padre-padrone di Carige è addirittura superiore alla richiesta del pubblico ministero, Silvio Franz, che chiedeva sei anni di carcere.

Per l’ex numero 1 della banca è stata disposta anche l’applicazione della libertà vigilata. Pesanti le condanne anche per gli altri imputati. Per l’ex capo delle assicurazioni Carige , Ferdinando Menconi, confermati i sette anni chiesti dal pm; al commercialista Afredo Averna un anno e due mesi; al faccendiere Sandro Maria Calloni nove anni e due mesi; all’immobiliarista Ernesto Cavallini otto anni e sei mesi; al commercialista Andrea Vallebuon cinque anni e otto mesi e al commercialista Piermaurizio Priori un anno e un mese. Per l’avvocato Ippolito Giorgi di Vastarino, infine, la condanna è stata di un anno e due mesi. «Aspettiamo di leggere le motivazioni perché siamo veramente stupiti da questa pronuncia», ha commentato a caldo Maurizio Anglesio, avvocato difensore di Berneschi. «Faremo le nostre osservazioni nelle sedi competenti nell’atto di appello. Credo che nessuno dei difensori e nemmeno la Procura si aspettasse una sentenza così particolare». Le sentenze, ha sottolineato Anglesio, «si criticano solo in appello. Aspettiamo di leggere le motivazioni per capire come si sia arrivati a un tal esito».

A Berneschi era stato imputato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e riciclaggio. Secondo l’accusa, infatti, la truffa, che avrebbe fruttato all’ex numero uno di Carige e ad altri sette imputati circa 22 milioni di euro, consisteva nel far acquistare a prezzi sovrastimati fino a 45 volte da Carige Vita Nuova, il ramo assicurativo della banca, immobili e quote societarie di imprenditori compiacenti, per poi reinvestire le plusvalenze all’estero. «Mancava mi sparassero», le prime parole di Berneschi uscendo dall’aula. «Mi aspettavo l’ergastolo», ha concluso sarcastico Berneschi. Al di là delle battute l’ex banchiere è apparso «molto turbato» dalla sentenza, ha detto il suo legale, «non tanto per l’incremento dei due anni rispetto alle richieste del pubblico ministero» ma perché questa sentenza «viene ritenuta, diciamo così, molto, molto severa. Prima che parli», ha concluso, «sarà meglio che faccia decantare le emozioni».

Soddisfatto, invece, il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi: «Il tribunale ha riconosciuto l’impianto della procura. Questo è stato uno dei più grossi processi sul mondo finanziario fatto a Genova e il merito è del lavoro della Guardia di Finanza, dei pm Franz e Nicola Piacente e della Banca d’Italia, che si accorse delle anomalie»
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