A pesare di più deprezzamento e imposte. Diesel più caro
Pagina a cura di Tancredi Cerne

Italiani tra i più tartassati d’Europa anche sul fronte dei motori. Tra benzina, tasse e svalutazione dell’autovettura, i costi di gestione delle quattro ruote hanno raggiunto valori stellari. Tanto da posizionare l’Italia al secondo posto nella classifica europea dei Paesi più cari. I dati sono contenuti nel rapporto Car Cost Index 2016, realizzato dalla società LeasePlan, che ha messo a confronto diversi fattori che incidono sul costo totale del possesso di un’auto in 24 paesi del Vecchio continente, dall’Austria al Belgio, dalla Danimarca alla Francia, Germania, Grecia, Regno Unito, Spagna e Svizzera, tanto per citare i più comuni. È così che si scopre che ogni automobilista, in Italia, paga ogni mese 678 euro per il possesso della propria vettura, trenta euro in meno rispetto alla Norvegia che si è posizionata sulla vetta del podio con i suoi 708 euro. Seguono Danimarca, Finlandia e Svizzera, mentre i maggiori competitor dello Stivale (Francia, Germania, Uk e Spagna) si trovano tutti nella parte bassa della classifica con un costo di gestione mensile che varia tra i 461 euro del Regno Unito e i 505 della Francia. «La ricerca prende in considerazione una serie di auto ampiamente diffuse in Europa, nel segmento dei veicoli di piccole-medie dimensioni, e mette a confronto i fattori più importanti, inclusi il prezzo di listino, i costi del deprezzamento, la riparazione e la manutenzione, l’assicurazione, gli interessi (sui finanziamenti), le imposte (Iva e imposte di circolazione) e i costi per il carburante, che concorrono al raggiungimento del costo totale», ha spiegato Tex Gunning, direttore esecutivo di LeasePlan, secondo cui il Paese più conveniente per guidare un’auto diesel (369 euro al mese) o benzina (364 euro) è l’Ungheria. «Questo risultato è dovuto principalmente al prezzo di acquisto, inferiore alla media degli altri Paesi europei, che produce un impatto positivo sul costo di deprezzamento». Ma come incidono le diverse voci di costo sul risultato finale?

Deprezzamento e imposte. Secondo i risultati dello studio condotto dagli esperti di LeasePlan, il deprezzamento delle auto contribuisce per la percentuale maggiore al costo totale di proprietà di un autoveicolo. «In Europa, il costo medio di deprezzamento per i veicoli di piccole o medie dimensioni rappresenta il 37% del costo totale», si legge nel rapporto. «In Ungheria, il basso costo complessivo è principalmente dovuto a un prezzo di acquisto iniziale inferiore alla media che influenza positivamente i costi di deprezzamento». Le imposte di circolazione e l’Iva incidono per il 20%, mentre il carburante ha un impatto del 16% sul costo mensile totale di un’auto. Questo significa che i possessori di autovetture hanno la possibilità di influire in misura relativamente limitata sui costi dal momento che l’84% delle spese totali sono di natura fissa. «In sei dei 24 Paesi europei oggetto dell’indagine, guidare un’auto alimentata a diesel è più costoso rispetto a un’auto a benzina. Benché il prezzo del diesel alla pompa sia inferiore rispetto a quello della benzina, una serie di altri fattori, quali imposte più elevate, l’assicurazione o i costi di manutenzione spiegano perché in alcuni Stati i veicoli a diesel abbiano un costo più elevato».

Riparazione e manutenzione più costosa in Svezia. E cosa dire della manutenzione e dell’assistenza stradale? A spiccare nella classifica di LeasePlan relativa a questa categoria è la Svezia con un’incidenza del 15% (85 euro al mese) sul costo totale di possesso di una macchina. A pari livello, i costi inferiori si trovano nei Paesi Bassi, in Irlanda e in Belgio, dove l’incidenza è del solo 6% sui costi totali. Sul versante opposto, la Turchia dove le spese per la riparazione e manutenzione risultano essere le più contenute (28 euro al mese). «Questo dato non stupisce, dal momento che il costo del lavoro ha un impatto significativo sulle spese di riparazione e manutenzione e il costo orario del lavoro in Svezia può essere fino a tre volte superiore a quello della Turchia».

Assicurazione. A pesare in maniera considerevole sulle spese di possesso di una vettura è tuttavia la copertura assicurativa. «La Svizzera presenta i costi assicurativi più elevati d’Europa, seguita da Austria e Italia», hanno avvertito gli esperti di LeasePlan secondo cui in media, per assicurare un’auto nel Paese dello scudo crociato, bisogna mettere in conto 117 euro al mese, sia per le auto a benzina che per quelle diesel contro i 115 di Vienna e i 114 dell’Italia. Sul fronte opposto, la Repubblica Ceca è il Paese più economico per quanto riguarda l’assicurazione dei veicoli a benzina, con un importo mensile di 37 euro. Mentre in Svezia, generalmente uno dei Paesi più cari, il fatto di privilegiare la sicurezza rispetto alla velocità ha portato effetti positivi. Il Car Cost Index di LeasePlan ha infatti mostrato come il Paese sia diventato il meno costoso per l’assicurazione di veicoli diesel, con una spesa di appena 39 euro al mese.

Costo medio per la benzina. E cosa dire invece del costo del carburante? Sulla base di una percorrenza annuale di 20 mila chilometri, il Car Cost Index 2016 di LeasePlan ha evidenziato una spesa media per la benzina in Europa pari a 100 euro al mese per ogni automobilista, a fronte di 67 euro pagati dai possessori di vetture diesel. «L’Italia si è attestata al primo posto per il costo del carburante, con 136 euro mensili per i veicoli alimentati a benzina e 89 euro per i diesel, rispettivamente il 20% e il 14% dei costi totali della guida di un veicolo», si legge nel rapporto di LeasePlan. «E questo, a causa delle elevate imposte sul carburante che incidono per circa il 60% sul prezzo totale di un litro di carburante». Seguono la Grecia, il Portogallo e la Turchia. Al contrario, con soli 54 euro al mese, i conducenti della Russia possono godere dei prezzi più economici per la benzina, grazie alle notevoli riserve petrolifere della nazione. Mentre il Paese meno costoso per il diesel è la Polonia, con appena 49 euro al mese.

Il ruolo della tassazione ambientale. Secondo i dati contenuti nello studio di LeasePlan, infine, esiste una forte correlazione tra l’elevato costo complessivo di gestione delle auto e le imposte di circolazione e Iva. Questo è vero, per esempio, per l’Italia e i Paesi Bassi dove l’alto livello del costo di gestione di una macchina è fortemente legato al livello impositivo particolarmente pressante. Sul fronte opposto, Paesi come Ungheria, Repubblica Ceca, Romania possono contare su spese di possesso tra le più basse d’Europa grazie proprio al basso livello di tassazione imposto sulle auto. «Questa differenza rilevata in Europa è un riflesso della presenza di movimenti verdi relativamente affermati nei Paesi che si sono rivelati più costosi, che si traduce in regolamentazioni ambientali realizzate attraverso la tassazione», si legge nel rapporto di LeasePlan. «Nei Paesi Bassi, per esempio, l’Iva e le imposte di circolazione ammontano al 31% del costo totale per la guida di un veicolo diesel. Per quanto riguarda invece i veicoli a benzina, la Norvegia è il Paese in cui esiste la tassazione più elevata, che può incidere fino al 29% sul costo totale».

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