di Andrea Giacobino
Allianz e Unicredit seguono con attenzione la vicenda di Medio Fimaa, uno dei principali network italiani di mediatori creditizi, di cui sono azionisti rispettivamente al 5 e al 10%. La società, controllata all’85% da Fimaa Servizio, emanazione di Fimaa, la federazione di mediatori e agenti immobiliari figlia di Confcommercio, è stata infatti improvvisamente messa in liquidazione. All’assemblea straordinaria si è presentato l’unico socio Fimaa Servizi, rappresentato dal presidente di Fimaa Santino Taverna, mentre erano assenti i due azionisti di minoranza. Taverna ha motivato lo scioglimento solo col fatto che Medio Fimaa «non è più in grado di raggiungere lo scopo sociale» e liquidatore è stato nominato Luigi Caputi.

Nata nel 2006, Medio Fimaa è cresciuta sotto la presidenza di Mauro Danielli e la guida di Giancarlo Vinacci diventando una delle prime tre società italiane del settore e raggiungendo 200 milioni di euro di mutui erogati, 50 milioni di prestiti personali e 2 mila polizze assicurative stipulate grazie con banche e assicurazioni. Il tutto a servizio di agenti immobiliari e mediatori iscritti a Fimaa, guidata fino al 2015 da Valerio Angeletti. La nuova dirigenza della federazione ora sta esaminando solo una proposta d’acquisto per Medio Fimaa, giunta da Quick Mutui, presieduta da Lorenzo De Lorenzi e di cui socio importante è Vincenzo Albanese, patron del gruppo immobiliare Sigest ma anche vicepresidente di Fimaa.

Altri pretendenti, come We Unit e Credipass, si sono fatti avanti. L’ultima importante manifestazione d’interesse, che prevede il mantenimento di tutto il personale di Medio Fimaa e una serie di investimenti con nuove opportunità commerciali anche per i soci Allianz e Unicredit , è arrivata dalla veronese Siro Capital Management. E sono proprio gli azionisti di minoranza di Medio Fimaa quelli più interessati a vedere se e come Fimaa metterà sullo stesso piano tutte le offerte in campo.
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