di Anna Messia

Dopo quasi un ventennio di discussioni l’accordo sulle polizze tra Stati Uniti ed Europa è arrivato sul filo di lana. E secondo le prime stime potrebbe valere ben più di 3 miliardi di dollari. Si tratta di un documento condiviso che ha l’obiettivo rendere più facile vendere polizze Oltreoceano per gli assicuratori europei ma vale in entrambe le direzioni. Più volte in passato gli assicuratori e i regolatori europei hanno avevano espresso frustrazione per i requisiti aggiuntivi richiesti alle compagnie e ai riassicuratori che operano negli Stati Uniti. Milioni di dollari di garanzie che hanno finora reso più costoso lavorare negli Usa, dove tra l’altro esistono differenze sostanziali tra uno Stato e l’altro. Ma d’altra parte anche le compagnie assicurative statunitensi hanno fatto sapere più volte di sentirsi penalizzate nella loro offerta in Europa, ancora più da quando, a inizio 2016, hanno preso avvio le nuove normative europee sui requisiti di capitale Solvency II. «La direttiva ha reso ancora più complicato per le assicurazioni Usa operare secondo le stesse regole delle imprese europee», aveva ribadito a fine 2016 Steve Simchak, direttore degli affari internazionali dell’Aia, l’associazione degli assicuratori americani che aveva sottolineato i vantaggi di un possibili accordo che avrebbe potuto «rendere più semplice la collaborazione tra i regolatori di entrambi i mercati, aprendo anche il dialogo futuro con altre aree geografiche».
Il dibattito aperto in questi mesi sulla regolamentazione assicurativa e riassicurativa va infatti oltre il confronto tra Usa e Europa. Nell’ambito delle associazioni internazionali dei supervisori (Iais) è infatti in atto un confronto per la messa a punto di standard mondiali. L’accordo preliminare tra Stati Uniti ed Europe potrebbe quindi rendere più agevole il dialogo tra le Ivass mondiali. Anche se l’alleanza dovrà ora dimostrare di reggere alle annunciate politiche protezionistiche del nuovo presidente Usa, Donald Trump, che si insedierà domani.
Intanto gli assicuratori europei plaudono alla firma dell’accordo bilaterale che potrà portare benefici sia alle imprese sia ai consumatori e sottolineano i buoni rapporti con gli Stati Uniti. «Insurance Europe ha sostenuto il dialogo aperto tra Ue e Usa e i negoziati di un accordo bilaterale di (ri)assicurazione guidati dalla Commissione europea», hanno dichiarato dall’associazione degli assicuratori europei presieduta da Sergio Balbinot aggiungendo che «la conclusione positiva dimostra la forza della relazione tra la Ue e gli Usa».
Resta però, come detto, da dimostrare la tenuta, dell’accordo al cambio di governo Usa, come pure l’ambito di applicazione. Gli assicuratori europei, per esempio, alla vigilia della firma avevano ribadito la loro proposta di vedere cancellati i requisiti supplementari non solo per le nuove polizze vendute negli Usa ma anche per i portafogli esistenti. «Guardando al futuro, Insurance Europe spera di vedere una rapida attuazione dello spirito e le disposizioni dell’accordo da parte di tutte le autorità competenti, per garantire un esito positivo», hanno aggiunto da Bruxelles. (riproduzione riservata)
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