Sono molti gli italiani a pensare che i contributi versati non basteranno a rendere la propria pensione serena e spensierata: è quanto rileva il Monitor Allianz Global Assistance, attraverso una ricerca condotta in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora.

Un italiano su tre, nella fascia d’età tra 25 e 64 anni, associa infatti il proprio periodo post lavorativo ad un momento in cui dovrà affrontare delle difficoltà economiche: è significativo come questa diffusa percezione negativa si riduca poi notevolmente tra gli intervistati con oltre 65 anni (solo il 16%).

Altrettanto indicativo è il dato secondo cui ben il 26% delle persone tra i 25 e i 64 anni lascerebbe l’Italia, per vivere la pensione in un Paese straniero. Anche in questo caso, la media è il risultato di dati che variano molto tra le fasce d’età: il 27% tra i 25-34 anni, il 24% tra 35-44 anni, il 32% tra i 45-54 anni, per scendere poi al 18% tra i 55-64 anni. Lo stacco generazionale diventa nuovamente importante con gli over 65enni, tra i quali solo il 12% pensa di trasferirsi fuori dall’Italia.

Le motivazioni di questa scelta sarebbero innanzitutto economiche: il 58% si trasferirebbe in un Paese con un costo della vita inferiore e il 26% andrebbe in cerca di una meta dove il sistema di tassazione è meno oppressivo rispetto all’Italia. L’insoddisfazione degli italiani coinvolge anche la sfera dei servizi offerti al cittadino, tra cui sanità e trasporti, visto che ben il 21%vorrebbe andarsene laddove i pensionati vengono supportati maggiormente e con servizi migliori. Vi sono poi anche motivazioni personali: ben il 23% gradirebbe un clima migliore e il 19% vorrebbe fare un’esperienza nuova nella propria vita.

In questi casi, la Spagna risulta essere la meta più ambita (27%), seguita dall’Est Europa che riscontra il 18% delle preferenze e dai Caraibi con il 15%.

Proprio i viaggi risultano essere in cima ai pensieri da futuri pensionati: il 40% nella fascia 25-64 anni dichiara di voler approfittare della pensione per scoprire e conoscere il mondo, viaggiando in sicurezza grazie ad un’assicurazione nel 58% dei casi. Questa propensione al viaggio cala al 27% tra gli over 65, mentre rimane pressoché immutata la percentuale di coloro che stipulerebbero una polizza (57%).

Segue poi un 39% dei 25-64enni che, nonostante le difficoltà, pensa di spendere parte della pensione per aiutare i propri figli, mentre il 24% non rinuncerebbe alla cultura di libri, spettacoli e visite ai musei. Tuttavia, il 30% ritiene che non avrà da pensionato un reddito sufficiente per permettersi delle spese voluttuarie.

Diverso è l’ordine delle priorità per gli over 65enni, per cui al primo posto con distacco risulta esserci il supporto ai figli (50%), poi la cultura (28%) e i viaggi (27%).